In quella foto c’è un altro Vendola

Quante differenze, da Vasto alla foto di lunedì del dibattito fra Bersani e Vendola.
Innanzi tutto, il terzo della foto. Lunedì era Federico Rampini, che si propone oggi come testimone da sinistra della crisi del capitalismo, dopo esser stato negli anni ’90 intellettuale di riferimento di D’Alema in chiave Terza via, quando della globalizzazione si celebravano le virtù progressive. Ma più che colui che nella foto di lunedì c’era, salta agli occhi chi non c’era, ovvero Di Pietro.

Forse il dibattito sul libro di Rampini non era considerato alla portata del capo dell’Idv. In realtà, l’occasione è stata utile a Bersani per sottolineare anche visivamente che per il Pd, nell’ambito del centrosinistra, c’è un interlocutore naturale e uno che lo è molto meno. Questa è infatti l’altra e più rilevante novità: l’intesa evidente fra Bersani e Vendola, dopo periodi di rapporti alterni. E fra i due, chi è cambiato di più è il secondo. Appaiono remoti i tempi in cui si candidava aggressivamente alla leadership del centrosinistra sfidando il Pd. Anche per Vendola le primarie una volta indispensabili («come il bambino che ascolta la conchiglia e sente il rumore del mare, sono il rumore della vita») sono passate in secondo piano. Le voleva «subito» nel maggio 2011, poi entro l’autunno, poi sono sfumate, adesso le evita perfino a Taranto, nella sua stessa regione.

È la presa d’atto di un ruolo importante che Sel può e deve svolgere, un’area di riformismo radicale alleata del Pd ma in un contesto (post-elettorale) di maggioranza più ampia, e alle condizioni che Bersani ripete spesso: si decide e si rispettano le decisioni assunte. Nell’attesa, non belligeranza e l’accordo a non trattarsi male quando arriverà la riforma del mercato del lavoro. Sempre eccessivo, Nichi fa balenare addirittura la tentazione di ritirarsi dalla vita politica. Questo no, questo sarebbe troppo.

Stefano Menichini

Giornalista e scrittore, romano classe 1960, ha diretto fino al 2014 il quotidiano Europa, poi fino al 2020 l’ufficio stampa della Camera dei deputati. Su Twitter è @smenichini.