Il confronto TV più triste del mondo

Tutti a chiedersi chi ha vinto e chi ha perso. Ma a voi non ha fatto una tristezza infinita? Una di quelle cose che guardi e ogni tanto giri gli occhi da un’altra parte perché un po’ ti vergogni per loro. Sto parlando di Renzi-Salvini. A farsi battute e sbuffare, mojito di qua e poltrone di là, Papeete e governi sotto i funghi, cartelli con numeri inventati, dati buttati là senza nessun riscontro. E quando c’ero io, e quando c’eri tu, e a me mi votano in tanti, sì ma io sono più onesto… E il giorno dopo l’hanno pure analizzato questo dibattito triste e antico: uno era più preparato, l’altro ha convinto di più. Boh, sarò stato incapace io di vederci qualcosa di interessante oppure semplicemente sono stufo marcio. Nessuna idea, niente di nuovo ma nemmeno di vecchio e solido. Parlano di carisma dei leader. Mah. Potremmo stare ore a studiare la postura di uno e dell’altro, le parole usate, gli argomenti scelti. M poi si torna sempre lì, a una specie di gara che facevano i compagni delle medie per vedere chi sputava più lontano (a voler essere eleganti). Non è che io rimpianga i confronti tra Berlinguer e Moro o tra Pannella e Almirante. No, io rimpiango il confronto Berlusconi-Prodi, addirittura Berlusconi-Occhetto. E questa è la cosa che in fondo mi mette più tristezza.

Stefano Nazzi

Stefano Nazzi fa il giornalista.