I grandi delusi del Nobel a Bob Dylan

Alla fine, tutte queste discussioni da macchinetta del caffè sul Nobel a Dylan – lo merita? è un poeta? e la letteratura? – che trattano il premio di un’Accademia Svedese con l’indignazione e le pretese solitamente riservate alle proteste su “i miei soldi” e le sicurezze destinate alle formazioni della nazionale, nascondono nel baccano di qualche ora una sola vera, reale, concreta, giustificata sofferenza, questa invece silenziosa e duratura. Quella di editori e librai che ogni anno si preparano in tutto il mondo al Nobel per la Letteratura sapendo che qualcosa ne verrà, per molti editori, e per tutti i librai. E che in tempi di crisi quel qualcosa è una piccola preziosa garanzia: giorni e settimane di ristampe, promozioni, fascette, libri in vetrina, clienti che chiedono, fuori catalogo e avanzi da ripubblicare, discorsi sulla grandezza dei libri da rinnovare.
Piccole e rare, ma certezze. Sentirsi vivi.
E invece niente. Solidarietà.

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).