“Distorta e malata”

Il Corriere di oggi ospita una lunga lettera di un signore che era socio di Casaleggio e ha deciso di lasciare la società, spiegandone i motivi. La parte più interessante – per me, il tema mi interessa da tempo – è quella in cui lucidamente spiega che malgrado la delirante violenza degli attacchi contro di lui su alcuni blog e siti internet minori, su questi avrebbe saggiamente soprasseduto. Il problema arriva piuttosto quando i grandi media – quelli che poi accusano la rete di bugie e violenza – decidono di avallare e amplificare le suddette bugie e violenze, aggiungendo loro credibilità e lettori, ma dando la colpa “alla rete”. Non a caso il Corriere decide di titolare “Sui blog calunnie razziste” la lettera che invece si conclude con l’espressione “un’informazione distorta e malata”, e non parla dei blog.

Avevo erroneamente giudicato tutto sommato sgradevoli ma innocui quei siti e blog, prevedendone un progressivo declino in funzione della palese idiozia dei riferimenti e argomentazioni.
Mi sono dovuto ricredere quando due anni fa, nel numero 5/2010 di «MicroMega» è stato pubblicato un articolo di una ventina di pagine che riprendeva le elucubrazioni reperibili in Rete, rielaborandole in modo apparentemente neutrale e dando loro un crisma di credibilità. Da lì a filtrare nella stampa «ufficiale» il passo è stato breve. Il teorema dei poteri forti è stato da allora ossessivamente riproposto, sempre in totale assenza di verifica alla fonte, spesso senza nemmeno modificare espressioni e terminologia di altri articoli e servizi, in un trionfo di «copia e incolla». Di recente, ad esempio, ho avuto il dubbio privilegio di sentirmi associato su La7 dal direttore di Rai4 Carlo Freccero ai poteri forti e al Bilderberg, per la felicità degli ospiti presenti. Altri, come l’ex politico Gianni De Michelis, hanno dichiarato a Radio24 che certamente dietro al successo di Grillo si ritrova la «destra americana». Decine di articoli e servizi televisivi hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il Movimento, non si sa bene se per legittimarlo o delegittimarlo. Un’informazione distorta e malata, che impone una seria riflessione.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).