Accettare i difetti di chi si ama?

Corso di Alfabetizzazione Sentimentale Obbligatoria – Prof. du Lac – 4° lezione

Eccoci di nuovo qui cari allievi,
il quesito della scorsa settimana ha dato àdito a risposte combattute, succulente e davvero polarizzate: c’è chi dice che bisogni – certamente – accettare i difetti dell’amato e chi dice, assolutamente, di no.

Facciamo chiarezza su quello che – in realtà – è solo un vezzo linguistico: “io amo i difetti del mio amato”. È l’errore in cui incorrono Anton Ioni e Federica trascurando l’elementare considerazione che gli individui hanno preferenze peculiari: se ciò che fa una persona ci piace, quello più che un difetto è una qualità. Dire che si ama qualcuno per i suoi difetti è una sciocchezza: per noi quella caratteristica è un pregio, checché ne dica il resto del mondo. (altro…)

Giovanni Fontana

Dopo aver fatto 100 cose diverse, ha creato e gestisce Second Tree, ONG che opera nei campi profughi in Grecia. La centounesima è sempre quella buona. Il suo blog è Distanti saluti. Twitta, anche.