I cinque giorni di follia di Alemanno

Quello che Gianni Alemanno è riuscito a fare e a non fare negli ultimi cinque giorni verrà studiato a lungo. Nelle scuole di protezione civile, quanto alle cose non fatte contro i venti centimetri di neve caduti su Roma in dodici ore. E nelle scuole di comunicazione politica, quanto alla catastrofe appunto comunicativa e politica che il sindaco, ormai ex aspirante leader nazionale del centrodestra, ha inflitto a se stesso, da solo. Non c’è dubbio, è già successo, che una nevicata sulla Capitale faccia più notizia di un evento analogo in qualsiasi altra parte. Ed è evidente che a Roma siano stati compiuti errori di prevenzione, valutazione e intervento, di cui inevitabilmente l’amministrazione comunale reca la responsabilità agli occhi dei cittadini.

Ma Alemanno è riuscito a decuplicare gli effetti negativi dell’evento naturale e della cattiva reazione umana. Non sarebbe stato difficile riconoscere gli errori, chiedere scusa, impegnarsi a rimediare ed evidenziare che in fondo i danni inflitti alla città sono inferiori a quelli che tuttora stanno patendo tanti italiani soprattutto nelle zone rurali e nei piccoli centri.

La spasmodica ansia di allontanare da sé qualsiasi critica – così tipica del politico italiano medio e mediocre – ha invece spinto Alemanno in un vortice di polemiche dal quale è uscito massacrato, con un’immagine compromessa, un indelebile marchio di inefficiente confusionario, l’isolamento politico nel suo stesso partito.

Imponendosi in prima fila, con ore di talk show televisivi deliberatamente ricercati, Alemanno ha realizzato anche un altro miracolo: ha offuscato per giorni le responsabilità di tanti altri livelli istituzionali e grandi società di servizi, tutti clamorosamente inadempienti. Da oggi, giustamente e finalmente, l’attenzione critica si sposta su Enel, Ferrovie, Anas, Autostrade, regioni e province, la stessa Protezione civile (per ragioni più serie del famoso bollettino meteo).

Alemanno e i suoi cinque giorni di follia sono alle spalle. In attesa che i romani facciano altrettanto con l’intera sua disastrosa esperienza da sindaco.

La domenica sulla neve di Alemanno, L’antologia delle numerosissime uscite pubbliche e in video del sindaco di Roma in mezzo alla tempesta

Stefano Menichini

Giornalista e scrittore, romano classe 1960, ha diretto fino al 2014 il quotidiano Europa, poi fino al 2020 l’ufficio stampa della Camera dei deputati. Su Twitter è @smenichini.