Camilo Castro, un cittadino francese che era detenuto nello stesso carcere di Alberto Trentini in Venezuela, è tornato in Francia

Una veduta di Caracas, la capitale del Venezuela
Una veduta di Caracas, la capitale del Venezuela (EPA/MIGUEL GUTIERREZ)

Camilo Castro, un cittadino francese arrestato dal regime venezuelano lo scorso 26 giugno, è tornato in Francia. L’aereo su cui viaggiava è atterrato domenica pomeriggio all’aeroporto di Orly, vicino a Parigi. «Viva la libertà, viva l’uguaglianza e viva la fraternità. Che tutti gli esseri su questa terra possano vivere liberi da ogni sofferenza», ha detto ai giornalisti che lo stavano aspettando.

La sua liberazione era stata annunciata domenica mattina dal presidente francese Emmanuel Macron. Camilo Castro ha 41 anni ed è un insegnante di yoga. Era stato arrestato al confine tra Venezuela e Colombia, il paese dove abita. È stato vittima della cosiddetta “diplomazia degli ostaggi” del regime venezuelano, che arresta cittadini stranieri per ottenere concessioni dai loro governi. È la stessa ragione per cui il cooperante italiano Alberto Trentini si trova in carcere in Venezuela da oltre un anno.

Castro era detenuto nella stessa prigione di Trentini, la Rodeo I, a Caracas. Non è chiaro come siano andate le trattative che hanno portato alla liberazione di Castro. Il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot si è limitato a dire che non ci sono state contropartite.

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