Cosa cambierà con la “Zona 30” nel centro storico di Roma
Il limite di velocità si applicherà a tutta l'area della ZTL, a partire da gennaio

Il comune di Roma ha approvato la delibera che renderà il centro storico della città una “Zona 30”, dove cioè il limite di velocità non è mai superiore ai 30 chilometri orari: il progetto era stato annunciato a fine agosto e ora è diventato ufficiale. Il provvedimento sarà effettivo a partire da gennaio del 2026, ed estenderà il numero di strade in cui è già in vigore quel limite di velocità.
Il limite di 30 chilometri orari verrà introdotto in tutto il centro storico, nell’area attualmente coperta dalla ZTL (la zona a traffico limitato, quella in cui possono entrare solo alcune categorie di veicoli, per esempio di residenti).
A Roma circa il 40 per cento delle zone del centro prevede già il limite di 30 chilometri orari, mentre in altre è di 50. RomaToday scrive che la delibera del Comune di Roma che ha introdotto ufficialmente la “zona 30” ha anche ridefinito e aggiornato il perimetro della ZTL: il varco in via Arenula, che ora è a metà della via, verrà spostato all’inizio della strada, all’incrocio col lungotevere, per coprire la zona per intero. L’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, che ha promosso il provvedimento, lo ha giustificato con la necessità di ridurre gli incidenti, citando studi che dimostrano la correlazione tra riduzione del limite di velocità a 30 chilometri orari e l’effettiva riduzione degli incidenti.
Negli ultimi anni sono diverse le città italiane che hanno deciso di attuare dei progetti di “città 30”, già introdotti in grandi città europee come Berlino, Barcellona, Edimburgo, Bruxelles e Parigi. Il caso più noto e discusso in Italia è stato quello di Bologna, dove il limite di 30 chilometri orari è stato applicato nella maggior parte delle strade cittadine nel gennaio del 2024. Nel primo anno di attuazione del progetto il numero degli incidenti stradali, a Bologna, è effettivamente diminuito (del 13,1 per cento rispetto alla media dei due anni precedenti). Nel 2024 inoltre non sono stati uccisi pedoni per la prima volta da almeno 33 anni, cioè da quando sono disponibili i dati.



