La COP30 è piena di auto elettriche cinesi
Sono fornite da due dei più grandi produttori della Cina, a conferma dei forti interessi commerciali per la transizione energetica nel Sudamerica

I lavori della conferenza sul clima di Belém (COP30) in Brasile iniziano oggi, ma nei giorni di preparazione non è passata inosservata una forte presenza di automobili elettriche cinesi. BYD e GWM, due dei principali produttori di veicoli elettrici in Cina, sono partner ufficiali della conferenza non solo per motivi climatici e di sostenibilità.
Le aziende cinesi ultimamente hanno mostrato un grande interesse per le opportunità commerciali nel Sudamerica derivanti dalla transizione energetica, per la quale i veicoli elettrici sono considerati un elemento centrale.
In occasione dell’evento di apertura della conferenza alla fine della settimana scorsa, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva è arrivato alla conferenza scortato da una carovana di auto elettriche BYD. Lula era a bordo di una Chevrolet, ma si notavano soprattutto le auto cinesi e il giorno precedente (il 5 novembre) GWM aveva annunciato la consegna di 100 veicoli elettrici alla COP30, vistosamente segnati con i loghi della conferenza, quello del governo e il marchio dell’azienda di automobili. Fino alla fine dei lavori, prevista per il 21 novembre, le auto elettriche di BYD e GWM saranno utilizzate per trasportare le delegazioni dei paesi che partecipano alla conferenza.
Per decenni i produttori di veicoli europei e statunitensi hanno avuto una forte presenza in Brasile e in altre aree del Sudamerica, in molti casi trasferendo in loco parte della loro produzione con varianti dei loro veicoli più noti vendute a prezzi vantaggiosi. I costruttori tradizionali in questi anni stanno però faticando alla conversione delle loro linee di produzione verso i veicoli elettrici e questo sta favorendo alcune aziende cinesi, che possono produrre grandi quantità di automobili elettriche a costi relativamente contenuti, anche grazie agli incentivi governativi, che si riflettono poi sui prezzi più bassi per gli acquirenti.
L’obiettivo delle aziende come BYD e GWM è espandere sempre di più la loro presenza, sfruttando il loro vantaggio commerciale sui marchi già presenti da tempo.
In Brasile, che ha il sesto più grande mercato dell’auto al mondo, ormai oltre l’80 per cento dei veicoli elettrici venduti è cinese. Il mese scorso BYD ha aperto un nuovo grande impianto di produzione nel nord-est del Brasile, soppiantando il produttore statunitense Ford che un tempo produceva nella zona. In precedenza era successo qualcosa di analogo con GWM, quando era subentrata al produttore tedesco Mercedes-Benz rilevando uno stabilimento e convertendolo alla produzione di veicoli elettrici.



