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  • Domenica 9 novembre 2025

Hamas ha restituito il corpo di un soldato israeliano ucciso 11 anni fa nella Striscia di Gaza

È quello di Hadar Goldin: il suo caso era diventato un simbolo per una parte dell'opinione pubblica israeliana

Un presidio organizzato a Tel Aviv in occasione della restituzione del corpo di Hadar Goldin, 8 novembre 2025 (AP Photo/Mahmoud Illean)
Un presidio organizzato a Tel Aviv in occasione della restituzione del corpo di Hadar Goldin, 8 novembre 2025 (AP Photo/Mahmoud Illean)
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Il governo israeliano ha confermato che il corpo riconsegnato sabato da Hamas al Comitato internazionale della croce rossa appartiene a Hadar Goldin, un tenente israeliano ucciso più di dieci anni fa durante un’operazione dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. I suoi resti sono stati ritrovati in un tunnel sotto Rafah, nel sud della Striscia.

In questi 11 anni Goldin è diventato un simbolo per una parte dell’opinione pubblica israeliana: a lungo, anche su pressione della famiglia, la restituzione del suo corpo era stata oggetto di trattative tra Hamas e il governo israeliano, che però non avevano mai raggiunto un accordo (Hamas chiedeva in cambio il rilascio di prigionieri palestinesi, che i vari governi israeliani avvicendatisi in questi anni non avevano mai accettato).

A ottobre del 2025 il suo nome era infine stato inserito nell’accordo per il cessate il fuoco mediato dal presidente statunitense Donald Trump, insieme a quello degli altri ostaggi rapiti dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023. La sua restituzione è considerata un segnale positivo per la tenuta dell’accordo, che in queste settimane ha vacillato per accuse reciproche di violazioni che a metà ottobre avevano portato a nuovi bombardamenti israeliani sulla Striscia.

L’arrivo della salma di Goldin all’Istituto di medicina forense di Tel Aviv, 9 novembre 2025 (AP Photo/Mahmoud Illean)

Goldin aveva 23 anni quando venne ucciso insieme ad altri tre soldati israeliani soltanto due ore dopo l’inizio di una tregua che sia Hamas sia l’esercito israeliano avevano violato, durante la guerra dell’estate del 2014. Il suo corpo venne preso in ostaggio e per un po’ non se ne conobbero le sorti: Israele lo dichiarò morto nel 2016. Shlomo Karhi, il ministro delle Comunicazioni israeliano, ha definito il rientro in Israele della salma di Godin la «chiusura di un cerchio».

Nella Striscia di Gaza restano i corpi di quattro ostaggi israeliani. La loro restituzione è tra le condizioni del cessate il fuoco: sarebbe dovuta avvenire nelle ore successive alla sua entrata in vigore, ma i ritardi di queste settimane hanno causato tensioni tra il governo israeliano e il gruppo palestinese. Il governo israeliano ha accusato Hamas di violare l’accordo, ma il gruppo palestinese ha risposto che le devastazioni di due anni di bombardamenti stanno rendendo molto difficili le ricerche.

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