Non è vero che dopo l’esposto delle Ferrovie non ci sono più stati guasti, come dice Salvini
Negli ultimi giorni sono state segnalate cancellazioni e gravi ritardi in molte regioni, anche sulla linea dell’alta velocità

Martedì il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto alla Camera per giustificare i guasti avvenuti sulla rete ferroviaria che nelle ultime settimane hanno causato cancellazioni e gravi ritardi. Salvini ha ribadito la tesi del complotto sostenuta dal gruppo Ferrovie dello Stato che il 15 gennaio aveva presentato un esposto alla questura di Roma: secondo la società, negli ultimi tempi qualcuno avrebbe sabotato sistematicamente la rete ferroviaria per destabilizzare la dirigenza e il governo.
«Abbiamo un quadro di incendi dolosi, esplosioni, guasti, rotture, problemi elettrici», ha detto Salvini in aula. «Episodi che si sono verificati con regolarità e che – guarda un po’ la coincidenza – dopo le pubbliche denunce e gli esposti non si sono più verificati tanto che la circolazione è tornata regolare con rarissime eccezioni in gran parte dovute al maltempo».
Il gruppo Ferrovie dello Stato non ha prove del sabotaggio, anzi ha presentato l’esposto proprio per far iniziare le indagini, eppure Salvini ha citato alcuni episodi riportati nella denuncia proprio per sostenere la tesi del complotto.
In aula ha parlato di un incendio doloso avvenuto il 28 novembre nella sede di Italferr a Colli Aniene, nella periferia di Roma. L’incendio sarebbe stato poi rivendicato il 3 dicembre su alcuni blog gestiti da frange anarcoinsurrezionaliste. Tra i guasti citati c’è anche l’interruzione della linea elettrica tra le stazioni di Milano Centrale e Lambrate, sabato 11 gennaio poco dopo le 7, a cui è seguita la cancellazione di decine di treni. In questo caso rispetto all’esposto del gruppo Ferrovie dello Stato c’è una novità di cui ha dato conto anche Salvini alla Camera: le immagini di videosorveglianza della stazione trasmesse dalla trasmissione Quarta Repubblica hanno ripreso un uomo mentre si allontana dai binari poco prima del guasto. Le indagini dovranno accertare perché si trovasse lì.
Salvini ha poi riferito del lucchetto trovato da un tecnico di RFI, la società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria, sulla linea del binario 2 alla stazione di Montagnana, in provincia di Padova. Era uno di quei lucchetti con un filo metallico rivestito in gomma utilizzati per legare le biciclette. Il lucchetto è stato trovato giovedì, il giorno dopo la presentazione dell’esposto del gruppo Ferrovie dello Stato.
Da allora su molte tratte della rete ferroviaria ci sono stati guasti e problemi che quindi smentiscono la tesi del ministro, secondo cui dopo la denuncia della società la circolazione è tornata regolare sulla maggior parte delle linee. I report di TrainStats, una piattaforma che elabora i dati di ogni singolo treno registrati dall’app Viaggiatreno di Trenitalia, mostrano l’andamento dei ritardi negli ultimi giorni.
Anche diversi giornali locali hanno raccontato dei problemi degli ultimi giorni. Lunedì mattina in Liguria sulla Genova-Ventimiglia c’è stato un guasto alla linea elettrica che ha costretto Trenitalia a fermare decine di treni. La circolazione tra Savona e Pietra Ligure è ripresa solo dieci ore dopo il guasto, alle 16:45. Come ha ricostruito Repubblica, l’interruzione sarebbe stata causata da un problema al cantiere di manutenzione del ponte ferroviario sul torrente Bottassano a Loano.
L’Eco di Bergamo ha contato tutti gli avvisi di ritardi, variazioni nelle fermate, soppressioni parziali o totali della linea tra Bergamo e Milano nella settimana da lunedì 13 a domenica 19 gennaio: secondo la ricognizione del giornale sono stati 349, circa 50 al giorno in media. Quasi il 13 per cento di tutte le corse sulla tratta, una delle più trafficate della regione, ha avuto intoppi. In Lombardia il trasporto dei passeggeri è gestito da Trenord – società controllata al 50 per cento da Trenitalia, azienda del gruppo Ferrovie dello Stato, e per un altro 50 per cento dal gruppo FNM, una società a sua volta controllata per quasi il 60 per cento dalla Regione – mentre l’infrastruttura è gestita per la maggior parte da RFI.
Venerdì 17 ci sono stati ritardi anche sulla linea dell’alta velocità tra Roma e Napoli. Alle 7:40 per circa due ore si sono accumulati ritardi di oltre 20 minuti per un guasto alla linea segnalato vicino a Cassino. Oggi, mercoledì 22 gennaio, la circolazione è molto rallentata sulla linea tra Fasano e Ostuni, in Puglia. Trenitalia dice che la causa sono generici “danneggiamenti” e che tutti i treni, comprese le Frecce, potranno accumulare un ritardo fino a 75 minuti.