Una statua del conquistador Francisco Pizarro è tornata nel centro di Lima
Dopo diversi anni passati in una posizione di minor prestigio, il governo di destra della capitale del Perù ha deciso di celebrare lo spagnolo che si impadronì dell'impero Inca

A Lima, in Perù, una discussa statua raffigurante Francisco Pizarro, il conquistador spagnolo che si impadronì dell’impero Inca e fondò la città nel 1535, è stata riportata molto vicino alla piazza principale della città. Più di 20 anni fa, a seguito di proteste, era stata rimossa dalla Cattedrale di Lima e portata in una zona più appartata, ma ora il governo della città ha deciso di tornare a renderla centrale e visibile. L’inaugurazione della nuova sede, avvenuta in occasione dei 490 anni dalla fondazione di Lima e alla presenza di autorità peruviane e spagnole, ha sollevato critiche e riaperto un lungo dibattito sull’opportunità di continuare a mantenere e celebrare i simboli del colonialismo.
La statua è un monumento equestre in bronzo alto circa cinque metri. Fu creata dallo scultore statunitense Charles Cary Rumsey all’inizio del Novecento e dopo la sua morte donata alla città dalla moglie Mary Harriman Rumsey nel 1935, in occasione del 400esimo della fondazione di Lima. Fu installata inizialmente nell’atrio della cattedrale di Lima, e poi spostata altre due volte.
Nel 1952 fu trasferita dalla Cattedrale a uno spiazzo non lontano, successivamente rinominato Plaza Pizarro; poi, negli anni Novanta, si sollevò un movimento per la sua rimozione, dato che la statua si trovava a pochi passi dal palazzo del governo, simbolo delle autorità del Perù indipendente, mentre celebrava gli anni del colonialismo spagnolo. Fu infine spostata nel 2003 e per circa un anno e mezzo rimase in un deposito, prima di essere installata dove è rimasta fino a oggi, a Parque La Muralla: un luogo non lontano da Plaza Mayor (la piazza principale) ma decisamente di minor prestigio, non lontano dai binari di un treno che passa per il centro. La nuova sede si trova in Pasaje Santa Rosa, una vietta attaccata a Plaza Mayor.

La presidente della comunità di Madrid Isabel Díaz Ayuso e il sindaco di Lima Rafael López Aliaga durante la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della statua di Pizarro, 18 gennaio 2025 (AP/Martin Mejia)
Lo spostamento della statua è stato organizzato da Prolima, un’agenzia governativa peruviana che si occupa della riqualificazione del centro della capitale. All’inaugurazione della nuova sede erano presenti sia il sindaco della città, il conservatore Rafael López Aliaga, sia la rappresentante della Comunità di Madrid Isabel Díaz Ayuso. López Aliaga è un conservatore con posizioni piuttosto estreme, che si ispira al presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Díaz Ayuso fa parte dell’ala destra del Partito Popolare spagnolo.
Durante la cerimonia Ayuso ha definito la statua un simbolo di «un incontro storico che ha trasformato il mondo per sempre», riferendosi al momento in cui la civiltà occidentale incontrò quelle dell’America Latina. Molti però hanno sottolineato come non si sia trattato tanto di un incontro ma di una conquista che ha portato con sé, in Perù come in altri paesi del continente, enormi violenze contro le popolazioni locali e secoli di sfruttamento coloniale.
Pizarro avviò la conquista del Perù negli anni Trenta del Cinquecento, quando il territorio era parte del vasto e potente impero Inca guidato dall’imperatore Atahualpa. In seguito all’invasione il paese rimase sotto il controllo spagnolo fino al 1821, quando ottenne l’indipendenza dopo una guerra durata diversi anni.
A causa delle guerre di conquista, delle uccisioni indiscriminate e delle malattie portate dagli europei per cui i nativi non avevano immunità, la popolazione dell’impero Inca passò da circa 10-15 milioni nel 1520 a meno di 3 milioni nel 1570.