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  • Domenica 19 gennaio 2025

L’anno di Agrigento da capitale della cultura non è partito benissimo

Fino a pochi giorni fa pioveva in un teatro, c'erano refusi sui cartelli stradali e strade piene di buche: le cose sono state sistemate giusto in tempo per l'arrivo di Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo arrivo ad Agrigento per l'inaugurazione dell'anno come capitale della cultura (ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ PAOLO GIANDOTTI)
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo arrivo ad Agrigento per l'inaugurazione dell'anno come capitale della cultura (ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ PAOLO GIANDOTTI)
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Sabato 18 gennaio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è andato ad Agrigento, in Sicilia, per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno in cui la città sarà capitale italiana della cultura. Fino a pochi giorni prima, nel teatro in cui si è svolta la cerimonia pioveva dentro: il soffitto è stato riparato all’ultimo, e la stessa cosa è stata fatta con le strade piene di buche che il presidente avrebbe dovuto percorrere per arrivarci.

L’iniziativa della “capitale della cultura” dovrebbe servire a esibire i pregi e la ricchezza culturale della località scelta. I molti problemi che Agrigento sta affrontando, e le polemiche che hanno causato, rischiano di produrre l’effetto opposto.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia di inaugurazione nel teatro (ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ PAOLO GIANDOTTI)

Le prime polemiche hanno riguardato alcuni errori grammaticali e refusi presenti nei cartelli stradali installati per valorizzare e dare visibilità al patrimonio culturale della città. Sui cartelli c’era scritto per esempio “Valle di Templi” anziché “dei” Templi, e “contrata Kaos” anziché “contrada”. La contrada Kaos è la zona della città in cui c’è la casa di Luigi Pirandello, premio Nobel per la Letteratura e uno dei più famosi scrittori italiani del Novecento, conosciuto in tutto il mondo e originario proprio di Agrigento.

I cartelli erano stati commissionati dall’Anas, la società statale che gestisce le strade italiane: Felice Cavallaro, giornalista e direttore dell’associazione agrigentina Strada degli Scrittori, ha protestato per il danno d’immagine provocato dai refusi in un luogo in cui si prevede arriveranno molti turisti. L’associazione si occupa di valorizzare tutti i luoghi di Agrigento legati a una serie di scrittori molto noti e famosi in tutto il mondo, tra cui Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri, oltre che Pirandello.

I cartelli sono stati corretti e sostituiti a inizio gennaio.

Qualche giorno dopo ha iniziato a piovere all’interno del teatro Pirandello, in cui era in programma la cerimonia d’inaugurazione dell’anno come capitale della cultura, e in cui quindi pochi giorni dopo sarebbe arrivato Mattarella. L’11 gennaio, durante un concerto jazz, mentre fuori pioveva molto forte avevano iniziato a cadere gocce d’acqua sul palcoscenico: il presidente della fondazione che gestisce il teatro, Alessandro Patti, ha commentato l’accaduto dicendo che non era la prima volta che succedeva e che erano in corso lavori per impermeabilizzare il tetto, pieno di infiltrazioni. I lavori sono terminati il 15 gennaio, tre giorni prima dell’arrivo di Mattarella.

Negli stessi giorni ha iniziato a piovere anche all’interno del museo della memoria a Santa Margherita di Belice, dedicato alla storia e alle conseguenze del terremoto del Belice del 1968 che provocò centinaia di morti e decine di migliaia di sfollati: anche in questo caso ha piovuto dentro per via di infiltrazioni, e il museo è stato temporaneamente chiuso (la valle del Belice, colpita dal terremoto, si trova nella Sicilia occidentale tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo).

– Leggi anche: Il primo terremoto dell’Italia contemporanea

Altri problemi hanno riguardato le pessime condizioni delle strade della città, tra cui quelle che sabato ha percorso Mattarella per arrivare al teatro Pirandello. Le strade avevano molte buche, e anche in questo caso si è provveduto a frettolose e caotiche riparazioni dell’ultimo minuto: il 17 gennaio il governatore della Sicilia Renato Schifani ha concesso 510mila euro al comune di Agrigento per le riparazioni. I lavori sono finiti la sera prima dell’arrivo di Mattarella.

Di tutti questi problemi si discute anche perché la scelta di Agrigento come capitale della cultura del 2025 fu annunciata dal ministero della Cultura nel marzo del 2023, e quindi secondo molti la città avrebbe avuto tempo per prepararsi. Nel 2026 la capitale della cultura sarà L’Aquila.