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  • Venerdì 10 gennaio 2025

Una donna ha partorito su un gommone nell’Oceano Atlantico pochi minuti prima di essere soccorsa

È successo lunedì a circa 200 chilometri dalle Isole Canarie, lungo una delle rotte migratorie più pericolose al mondo

(foto della Guardia costiera spagnola)
(foto della Guardia costiera spagnola)
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Lunedì una nave della Guardia costiera spagnola ha soccorso un gommone in difficoltà pieno di migranti a circa 180 chilometri da Lanzarote, nelle isole Canarie. A bordo del gommone c’erano 64 persone fra uomini e donne: una di loro aveva appena partorito. «Il bambino era totalmente nudo ed era nato 10, 15 o 20 minuti prima», ha raccontato alla tv pubblica spagnola il comandante della nave che ha soccorso il gommone, Domingo Trujillo. La foto del bambino, pubblicata mercoledì 8 gennaio dall’account su X della Guardia costiera spagnola, è stata ripresa da diversi giornali spagnoli e internazionali.

Dopo tre ore e mezzo di viaggio a bordo della nave della Guardia costiera, un elicottero ha portato la donna e suo figlio all’ospedale di Lanzarote. Nonostante la traversata, entrambi sembravano in buone condizioni, ha scritto El País. In una successiva intervista al Guardian, Trujillo ha spiegato che a bordo delle navi che partono dalle coste dell’Africa occidentale capita abbastanza spesso che nascano dei bambini, «anche se non ottengono la stessa attenzione di questo caso».

La rotta via mare dal Senegal e dalla Mauritania arriva fino alle Isole Canarie è attualmente una delle più pericolose al mondo per i migranti. Dalle coste africane partono barche in pessime condizioni, simili a canoe, che in condizioni ottimali ci mettono circa una settimana per raggiungere le Canarie. I naufragi sono frequentissimi. L’ong spagnola Caminando Fronteras ha calcolato che su questa rotta sono morte 10.457 persone nel 2024. Per avere un termine di paragone: nello stesso periodo si stima che siano morte nel Mediterraneo centrale, cioè la rotta che va dal Nord Africa alle coste italiane, circa 1.700 persone.

Esattamente come nel Mediterraneo centrale capita che a bordo di queste imbarcazioni salgano donne incinte. Il movimento delle onde e le condizioni difficilissime della traversata possono provocare loro aborti spontanei. Altre volte, quando il bambino nasce, muore poco dopo per via delle temperature rigide o della scarsità di cibo. Anche il bambino nato sul gommone soccorso lunedì rischiava di fare la stessa fine: prima dell’operazione di soccorso della Guardia costiera spagnola il suo corpo era avvolto soltanto parzialmente da un giubbotto, e nient’altro.

«Tutte le persone a bordo ci hanno indicato la donna», ha raccontato Trujillo. «Di solito i soccorsi di questo tipo sono piuttosto tesi perché tutti cercano di salvare se stessi il prima possibile. Ma stavolta tutti erano calmi e tranquilli, come se non volessero fare rumore o disturbarla». I giornali spagnoli non hanno pubblicato molte informazioni sulla donna: si sa solo che probabilmente viene dal Mali, un paese dell’Africa subsahariana che confina sia col Senegal sia con la Mauritania.

Secondo i dati della Guardia costiera spagnola nel 2024 poco meno di 47mila persone migranti sono arrivate via mare alle Isole Canarie, in aumento rispetto alle quasi 40mila del 2023.