È iniziata la controffensiva ucraina?

Sembra proprio di sì, da alcuni segnali che arrivano dal fronte: ma ci vorrà ancora del tempo per averne la certezza

(Ukrainian Defense Ministry via AP)
(Ukrainian Defense Ministry via AP)
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Negli ultimi giorni sono arrivati diversi segnali che fanno pensare che sia iniziata l’attesa controffensiva dell’esercito ucraino contro quello russo, di cui si parla ormai da diversi mesi. L’ultima controffensiva ucraina risale al settembre del 2022, circa sei mesi dopo l’invasione russa, e lo stesso governo ucraino in questi mesi ha lasciato intendere più volte di volere riconquistare alcuni territori occupati con la forza dalla Russia.

I segnali in questione sono piccoli avanzamenti di alcune unità ucraine sulla linea del fronte nelle regioni a sud-est, fra le città di Zaporizhzhia e Donetsk. Rimangono piuttosto difficili da interpretare, anche perché l’Ucraina ha smesso di commentare le notizie sull’eventuale inizio di una controffensiva.

Domenica il ministero della Difesa ucraino ha persino diffuso un video piuttosto eloquente in cui alcuni soldati si portano il dito alla bocca, come per chiedere silenzio (e segretezza) intorno alla controffensiva. È possibile che ci voglia molto tempo per capire se i movimenti degli ultimi giorni facciano parte di un’offensiva.

«Un’operazione controffensiva di successo può richiedere giorni, settimane o addirittura mesi prima che la sua attuazione diventi totalmente chiara», ha scritto martedì il think tank Institute for the Study of War, che cura un’analisi aggiornata quotidianamente sugli sviluppi della guerra.

Lunedì il New York Times ha parlato di un aumento dei colpi di artiglieria e di un’offensiva via terra compiuta dagli ucraini, senza fornire ulteriori dettagli sull’area precisa in cui sarebbe avvenuta. Sul fronte lavorano pochi giornalisti occidentali, e capire cosa sia successo davvero è complicato. Sul Guardian il giornalista esperto di difesa e sicurezza Dan Sabbagh ha analizzato alcuni aggiornamenti dati dai blogger russi che si occupano di guerra, che vanno comunque presi con le molle perché molto vicini all’esercito russo e più in generale alla propaganda del governo.

Il giornalista Semyon Pegov sul suo canale Telegram WarGonzo ha scritto che l’esercito ucraino è avanzato di circa due chilometri a Novodonetske, a nordovest di Donetsk, occupando una posizione difesa dai soldati russi. Uno dei più famosi blogger russi che si occupano di guerra, Igor Girkin, ha confermato sul suo seguitissimo canale Telegram che l’esercito ucraino ha penetrato il fronte difensivo russo. «Report individuali dovrebbero essere analizzati con scetticismo, ma presi tutti insieme possono fornire un quadro», ha scritto Sabbagh. «Queste non sono operazioni esplorative del territorio, ma attacchi che hanno l’obiettivo di trovare punti deboli nel fronte russo». La Russia si sta preparando da mesi alla controffensiva, e diverse analisi di immagini satellitari hanno confermato che ha scavato moltissime trincee e fossati nelle zone in cui le sue forze potrebbero essere attaccate da quelle ucraine.

Anche diversi analisti militari contattati dal New York Times pensano che nei giorni scorsi siano avvenuti alcuni movimenti preliminari alla controffensiva: «Alcuni esperti militari statunitensi ritengono che le unità ucraine abbiano iniziato un’offensiva per determinare la posizione e la forza delle truppe russe: è una tattica tradizionale che gli americani hanno insegnato agli ucraini». Si chiama “ricognizione in forze”, aggiunge il New York Times, e per capire se avrà successo ci vorrà qualche giorno.

Anche l’inviato di Repubblica Daniele Raineri ha parlato martedì della “ricognizione in forze”, scrivendo che per l’esercito ucraino «è necessario scoprire dove i soldati russi sono più vicini al punto di cedimento, e per quanto a Kiev ci sia stato un enorme lavoro preparatorio con immagini satellitari, ricognizione aerea e informatori a terra, soltanto la prova a terra può dare una risposta».

Il New York Times ha anche parlato con alcuni funzionari statunitensi in contatto con funzionari ucraini. Secondo i funzionari statunitensi, quelli ucraini non hanno fornito una data precisa per l’inizio della controffensiva, ma soltanto una finestra temporale: e domenica, cioè il giorno in cui sono iniziati i movimenti e gli scontri nel lato orientale del fronte, rientra nella finestra temporale fornita.

Lunedì la Russia ha fatto sapere di aver respinto un vasto attacco ucraino nella regione di Donetsk, ma questa informazione è stata accolta con grande scetticismo da analisti ed esperti. La Russia del presidente Vladimir Putin è nota per mentire sistematicamente ai giornalisti e alla propria opinione pubblica, e a questa presunta operazione di difesa non è stato dato grande peso.