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  • Giovedì 6 aprile 2023

In India le bestie hanno un grosso problema

I treni

(Daniel Berehulak /Getty Images)
(Daniel Berehulak /Getty Images)
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Ogni anno in India migliaia di animali da allevamento che pascolano vicino ai binari ferroviari vengono investiti e uccisi dai treni. Gli incidenti sono legati perlopiù alla mancanza di barriere che separino prati e campi dai binari, cosa che oltre a provocare la morte del bestiame causa danni ai treni e ritardi nella loro circolazione. Non è una questione nuova, ma negli ultimi tempi è stata trattata di frequente sulla stampa locale: con l’introduzione di modelli di treni progettati per raggiungere velocità più elevate il problema sembra essersi aggravato, e dopo una serie di incidenti il governo indiano ha cominciato a prendere qualche provvedimento.

Secondo i dati diffusi dal governo, nel 2022 in India sono stati investiti e uccisi dai treni più di 13mila animali, tra cui mucche e bufali: il 24 per cento in più rispetto al 2019, quando stando alle informazioni ottenute da BBC News i casi erano stati 10.609.

A fine marzo un nuovo modello di treno Vande Bharat Express della compagnia ferroviaria nazionale Indian Railways si è scontrato con alcuni animali vicino a New Delhi durante un collaudo. Lo scorso 7 ottobre un treno dello stesso modello investì una mucca vicino alla stazione di Anand, nello stato occidentale del Gujarat, mentre il giorno prima un altro Vande Bharat – che era stato presentato la settimana precedente dal primo ministro Narendra Modi – aveva ucciso quattro bufali ad Ahmedabad, a pochi chilometri di distanza, subendo danni alla parte frontale. Anche il guasto ai freni di un treno che stava effettuando il suo primo viaggio in direzione della capitale Delhi nel 2019 fu imputato al possibile investimento di bestiame lungo la linea ferroviaria.

Il fatto è che in India migliaia di persone sono abituate a far pascolare i propri animali in prati e campi vicino ai binari, che formano una rete lunga circa 108mila chilometri e spesso non sono rialzati né protetti da recinzioni. Per questa ragione gli animali possono attraversare facilmente i binari per spostarsi durante il pascolo, ma spesso finiscono inevitabilmente con l’essere investiti e uccisi dai treni, che mediamente nel paese viaggiano tra i 120 e i 160 chilometri orari. Negli ultimi trent’anni nella zona di Palakkad, al confine fra gli stati di Kerala e Tamil Nadu, nel sud, sono stati investiti da un treno anche più di 25 elefanti.

Il ministro indiano per le Ferrovie, Ashwini Vaishnaw, sostiene che i treni più vecchi non risentano troppo di questi episodi, e che anche quelli nuovi siano progettati per resistere a incidenti di questo tipo, sebbene in vari casi siano stati necessari interventi di manutenzione anche importanti. Vaishnaw crede comunque che costruire barriere sia un intervento indispensabile per evitare che il bestiame continui a essere investito. Senza le barriere il problema potrebbe peggiorare ulteriormente, visto che nei prossimi anni è previsto che comincino a essere usati treni progettati per viaggiare fino a 200 chilometri orari.

Di recente comunque nelle aree in cui si sono verificati più incidenti è iniziata la costruzione di barriere o di muri. A gennaio è stata installata la prima porzione di una barriera di metallo sulla linea che collega Mumbai ad Ahmedabad, lunga in totale più di 620 chilometri: costerà indicativamente l’equivalente di 27,5 milioni di euro e stando a quanto ha riferito un portavoce della rete ferroviaria locale dovrebbe essere completata entro 4 o 5 mesi.

Vari critici sostengono che installare barriere lungo tutta la rete ferroviaria nazionale sia troppo complicato e dispendioso. Una delle possibili alternative a detta di alcuni sarebbe inasprire le sanzioni nei confronti di chi fa attraversare i binari ai propri animali. In realtà c’è già una legge che prevede in questi casi multe fino a mille rupie e fino a sei mesi di carcere, ma come osserva BBC News non sembra essere un deterrente. Un’altra possibilità è avviare campagne di sensibilizzazione fra i pastori per convincerli a far pascolare gli animali altrove, in modo da limitare gli incidenti, come stanno facendo nell’area di Mumbai gli agenti della Railway Protection Force, un corpo di polizia che si occupa del controllo e della sicurezza delle ferrovie in India.