L’esercito russo arruolerà 147mila nuovi soldati entro luglio, ma è improbabile che verranno mandati a combattere subito in Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin (Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP, File)
Il presidente russo Vladimir Putin (Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP, File)

Giovedì il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che prevede l’arruolamento di 147mila nuovi soldati entro la metà di luglio. Sono soldati coscritti, cioè cittadini tra i 18 e i 27 anni che hanno già fatto il servizio di leva ma che finora non si erano arruolati volontariamente. È il secondo grande ampliamento dell’esercito russo dopo quello deciso lo scorso settembre, quando ne furono arruolati 137mila. Le autorità russe hanno fatto sapere che i 147mila coscritti non verranno mandati a combattere in Ucraina, dove da oltre un anno è in corso un’invasione da parte della Russia. Come ha sottolineato l’Institute for the Study of War (ISW), rispettato centro studi americano, i nuovi coscritti necessitano di mesi di addestramento prima di poter essere utilizzati in scenari di guerra, ed è più probabile che la Russia voglia continuare a sfruttare soldati preparati per l’invasione.

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