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  • Mercoledì 1 marzo 2023

Il grave incidente ferroviario in Grecia

C'è stato uno scontro tra un treno merci e un treno passeggeri: 38 persone sono morte e almeno 85 sono state ferite

(AP Photo/Vaggelis Kousioras)
(AP Photo/Vaggelis Kousioras)

Nella notte tra martedì e mercoledì c’è stato un grave incidente ferroviario in Grecia: un treno merci si è scontrato con un treno passeggeri su cui viaggiavano 352 persone: di queste 38 sono morte e almeno 85 sono state ferite (25 sarebbero in gravi condizioni).

Nello scontro tre carrozze del treno passeggeri sono deragliate e cadute giù dalla scarpata ferroviaria, e in una di queste si è sviluppato un incendio. L’incidente è avvenuto nei pressi della città di Tempes, nella regione della Tessaglia, nel centro del paese (circa 380 chilometri a nord di Atene). Il treno passeggeri era partito martedì sera alle 19:30 da Atene ed era diretto a Salonicco.

I due treni stavano viaggiando sullo stesso binario al momento dello scontro, probabilmente per un errore umano: la polizia ha fatto sapere di aver arrestato il capostazione della stazione di Larissa, responsabile del tratto di ferrovia in cui è avvenuto l’incidente, ma non ha comunicato le accuse a suo carico. Ci sono ancora molte persone intrappolate tra i rottami e le lamiere dei due treni: sul posto sono al lavoro vigili del fuoco e soccorritori.

Mercoledì diversi politici hanno visitato il luogo dell’incidente e l’ospedale in cui sono ricoverati i feriti. Tra questi il primo ministro Kyriakos Mitsotakis e il ministro dei Trasporti Kostas Karamanlis. Quest’ultimo ha commentato l’incidente dicendo che «le ferrovie greche sono in uno stato che non si addice al 21esimo secolo. In questi 3 anni e mezzo abbiamo fatto ogni sforzo per migliorare le cose, ma sfortunatamente questi sforzi non sono stati sufficienti per prevenire un simile incidente». Karamanlis ha quindi annunciato le sue dimissioni da ministro, spiegando di sentire il dovere di farlo «come un minimo segno di rispetto per la memoria delle persone che sono morte in modo così ingiusto».