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  • Lunedì 5 dicembre 2022

Il nuovo attacco russo contro le infrastrutture energetiche ucraine

Ha provocato estesi blackout e due morti nell'area di Zaporizhzhia: Zelensky ha però detto che la gran parte dei missili è stata abbattuta

Decine di persone rifugiate nella metropolitana di Kiev (Jeff J Mitchell/Getty Images)
Decine di persone rifugiate nella metropolitana di Kiev (Jeff J Mitchell/Getty Images)
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Lunedì pomeriggio c’è stato un nuovo grosso attacco russo contro la rete energetica ucraina: come già successo diverse altre volte nelle scorse settimane, missili russi hanno colpito le infrastrutture energetiche di varie città ucraine. Ci sono state interruzioni di corrente in molte zone dell’Ucraina, ma anche problemi alla rete idrica vicino alla città portuale di Odessa, nel sud del paese. È stata attaccata anche una zona residenziale nei pressi di Zaporizhzhia, dove due persone sono state uccise.

La società energetica nazionale dell’Ucraina, Ukrenergo, ne ha parlato come dell’«ottavo attacco missilistico massiccio» da parte della Russia, che ormai da mesi bombarda in maniera sistematica le infrastrutture energetiche ucraine con l’obiettivo di provocare una crisi energetica. In un commento condiviso sui social network, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che la maggior parte dei missili russi è stata abbattuta e ha aggiunto che attualmente sono in corso le operazioni di emergenza per ripristinare il servizio elettrico.

Secondo l’aeronautica militare ucraina, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e abbattuto 60 dei circa 70 missili lanciati dalla Russia: la Russia invece ha sostenuto di aver colpito «tutti» i suoi 17 obiettivi designati.

– Leggi anche: Cosa sappiamo delle esplosioni nelle due basi aeree militari russe

Nel frattempo, il ministero dell’Interno della Moldavia – che confina con il sud-ovest dell’Ucraina – ha fatto sapere che sono stati trovati frammenti di un missile in un campo vicino alla città di Briceni, vicino al confine con l’Ucraina. Al momento non è chiaro quando il missile sia precipitato e non si sa neanche chi possa averlo lanciato: la prima ministra moldava Natalia Gavrilita ha comunque sottolineato che i nuovi attacchi missilistici russi verso l’Ucraina potrebbero avere conseguenze anche per la Moldavia, che rischia di subire a sua volta interruzioni del servizio elettrico, come era peraltro già accaduto con i bombardamenti di fine novembre.