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  • Lunedì 28 novembre 2022

Le dame di compagnia della monarchia britannica si evolvono

Dopo secoli dalla loro introduzione, Camilla ha annunciato che avranno un altro nome e un ruolo meno impegnativo

(AP Photo/Andrew Harnik)
(AP Photo/Andrew Harnik)
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Domenica la famiglia reale britannica ha annunciato la decisione della regina consorte, Camilla, di ripensare le dame di compagnia, dando loro un ruolo e un nome nuovo: queen’s companions, cioè “accompagnatrici della regina”. Nella sostanza le accompagnatrici non faranno cose molto diverse, continueranno a essere confidenti della regina e la accompagneranno in alcune occasioni ufficiali, ma saranno meno presenti di prima e le loro mansioni verranno ridotte.

La decisione di Camilla, anticipata dai media britannici già nelle settimane successive alla morte della regina Elisabetta II, servirà a modernizzare il ruolo e a dare un’immagine più moderna anche della monarchia stessa: le dame di compagnia (ladies in-waiting in inglese) esistevano dal Medioevo, anche se il titolo si era formalizzato intorno al Settecento. Un tempo erano qualcosa di molto simile a serve: tenevano in ordine le stanze della regina, rifacevano il letto, le facevano il bagno. Inizialmente provenivano da classi sociali popolari, ma nei secoli si è affermata la tendenza ad assegnare questo ruolo a donne aristocratiche, perché solo loro potevano avere a che fare con una sovrana il cui potere proveniva direttamente da Dio.

Le dame di compagnia non ricevevano uno stipendio, e sarà così anche per le nuove accompagnatrici. Anche per questo venivano scelte di famiglia aristocratica, così da essere abbastanza benestanti da potersi permettere di non lavorare. In anni recenti è poi diventato un ruolo più simile all’assistente personale della regina (e non del re): gestivano la corrispondenza, accettavano doni per suo conto, intrattenevano gli ospiti, guardavano la televisione con lei.

C’era anche una gerarchia al loro interno, al vertice della quale c’era la Mistress of the Robes, che un tempo aveva specifiche mansioni riguardanti il guardaroba e i gioielli della regina mentre poi ha assunto un ruolo più “manageriale”: decideva la turnazione delle dame di compagnia e assisteva la regina nelle cerimonie di Stato e negli impegni ufficiali più importanti. La Mistress di Elisabetta II è stata per decenni Fortune FitzRoy, duchessa di Grafton, morta nel 2021 a 101 anni.

Lady Susan Hussey con Edward, duca di Kent e cugino della regina Elisabetta II, a Wimbledon nel 2013 (Mike Hewitt/Getty Image)

Un’altra dama di compagnia piuttosto nota era Lady Susan Hussey, che sedette vicino alla regina durante i funerali di suo marito Filippo, duca di Edimburgo. Lady Susan è anche madrina di William, primogenito del re Carlo III, ed era considerata la dama di compagnia più fedele e vicina alla regina. Compare anche nell’ultima stagione di The Crown, in quanto dama di compagnia e moglie di Marmaduke Hussey, presidente del consiglio di amministrazione della BBC negli anni Novanta.

Dopo la riforma voluta da Camilla, lei e le altre vecchie dame di compagnia rimarranno in servizio come “dame della famiglia reale”.

Con la novità delle accompagnatrici probabilmente tutta la gerarchia e le antiche ritualità che si erano stabilite col tempo si evolveranno, o scompariranno del tutto. Il comunicato della famiglia reale dice che il nuovo ruolo sarà meno totalizzante rispetto al passato. Le accompagnatrici saranno al fianco della regina consorte occasionalmente, per assisterla negli impegni ufficiali, ma non avranno più mansioni su base quotidiana (per esempio riguardanti la corrispondenza o la pianificazione degli impegni).

«Alcune delle accompagnatrici saranno presenti per la prima volta al ricevimento organizzato da Sua Maestà a Buckingham Palace per la violenza contro le donne, martedì» ha fatto sapere la famiglia reale. Le accompagnatrici saranno sei amiche di lunga data di Camilla, tra cui anche Jane von Westenholz, moglie del barone Piers von Westenholz, olimpionico di sci nel 1964 e buon amico di re Carlo III. La figlia della coppia, Violet von Westenholz, fece conoscere Meghan Markle al principe Harry nel 2016.

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