È il momento del Negroni sbagliato

Un video virale sta facendo scoprire agli americani la versione milanese del cocktail italiano più famoso al mondo, quella «col Prosecco»

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Il Negroni sbagliato, il cocktail da aperitivo nato a Milano negli anni Settanta come variante più leggera del tradizionale Negroni, è diventato in questi giorni virale su Internet. È successo dopo la pubblicazione di un video promozionale della seguitissima serie fantasy americana House of the Dragon, tratta da Game of Thrones, in cui Emma D’Arcy, che fa parte del cast, lo cita come suo cocktail preferito rispondendo a una domanda della collega Olivia Cooke. Nello specifico, D’Arcy nel video parla di «Negroni. Sbagliato. Col Prosecco». Lo fa con un tono volutamente ammiccante e seducente, cosa che ha contribuito a far diventare il video un meme e a fargli superare i 10 milioni di visualizzazioni su TikTok.

Il Negroni sbagliato, detto anche solamente “Sbagliato”, è un Negroni con lo spumante (volendo, il Prosecco) al posto del gin ed è poco diffuso fuori dall’Italia. Forse anche per questo la risposta di D’Arcy è suonata così sofisticata e ha suscitato abbastanza curiosità da spingere siti di cucina americani autorevoli come Bon Appétit e la sezione Cooking del New York Times a pubblicarne la ricetta. Tutto questo interesse però non è inaspettato, visto che sia il Negroni che lo Spritz (che si beve sia con l’Aperol sia con il Campari, entrambi marchi del gruppo Campari) sono da anni molto apprezzati all’estero: in parte perché sono leggeri ed evocano buon gusto e “bella vita”, in parte perché la Campari ha fatto enormi investimenti per promuoverli, con ottimi risultati.

@streamonmax

I’ll take one of each. #houseofthedragon

♬ a negroni sbagliato w prosecco l hbo max – Max

 

Molti commentatori hanno subito fatto notare che la precisazione di D’Arcy «col Prosecco» è ridondante, visto che la ricetta dello Sbagliato prevede già di per sé lo spumante, e che anzi questo è proprio l’ingrediente che, sostituito al gin, lo distingue dal Negroni originale. Gli altri ingredienti, comuni a entrambe le ricette, sono il vermouth, il bitter (solitamente Campari), una fetta d’arancia e il ghiaccio. Lo Sbagliato fu inventato da Mirko Stocchetto, il barman dello storico Bar Basso di Milano. La leggenda dice che il nome “sbagliato” è dovuto al fatto che Stocchetto confuse la bottiglia di vino frizzante con quella del gin, ma questa storia non è di fatto mai stata verificata.

La ricetta originale del Negroni ha compiuto cent’anni nel 2019: oggi è uno dei cocktail più bevuti al mondo e sicuramente il più famoso tra quelli italiani. Il nome viene dal conte toscano Camillo Negroni, che viaggiava spesso a Londra e negli Stati Uniti – dove c’era l’abitudine di usare alcolici più forti – e per questo aveva preso l’abitudine di chiedere un’aggiunta di gin quando ordinava un cocktail al Cassoni Café, a Firenze.

Il Negroni, come lo Sbagliato, nacque dunque come variante di un altro cocktail, l’Americano, che si fa con metà bitter (anche qui solitamente il Campari), metà vermouth, una spruzzata di soda e della scorza d’arancia. Nella versione col gin – e con l’arancia al posto del limone – il cocktail divenne noto a Firenze come “Americano alla moda del conte Negroni” e poi come Negroni. Questa è la ricostruzione storica più citata, ma ce ne sono altre: come quella secondo cui il cocktail dovrebbe il suo nome a un altro conte, Pascal Negroni, che viveva in Senegal.

Oltre alle origini, non è facile ricostruire con precisione neanche il motivo per cui il Negroni divenne così famoso nel mondo. Quello che si sa è che in Italia si diffuse davvero solo nel Dopoguerra, e per chi veniva dall’estero quello divenne il simbolo della “dolce vita” italiana. Il regista Orson Welles, che nel 1947 lavorò a Roma alle riprese del suo film Cagliostro, contribuì a farlo conoscere negli Stati Uniti con la famosa frase: «I bitter sono ottimi per il fegato, mentre il gin ti fa male. Si compensano l’un l’altro».

Il Negroni cominciò a comparire sui menù dei bar di tutto il mondo negli anni Novanta. Secondo la ricostruzione di Condé Nast Traveler questo avvenne perché in quel periodo erano tornati molto di moda sia il gin che il bitter, e il Negroni li conteneva entrambi. Per approfittare del momento fortunato e per espandere la propria presenza negli Stati Uniti, nel 2009 Campari acquisì la distilleria Wild Turkey, in Kentucky, e dichiarò il 2011 l’anno del Negroni.

Di tutte le varianti del Negroni che furono e sono ancora oggi inventate e proposte nei bar, lo Sbagliato è senza dubbio quella di maggior successo, almeno in Italia. Piacque da subito perché era una sorta di incrocio tra il Negroni e lo Spritz, l’aperitivo leggero particolarmente diffuso nel nord est d’Italia a base di vino bianco frizzante (spesso Prosecco), seltz o acqua frizzante, limone e un’altra bevanda alcolica: Campari, Select o, nella versione più diffusa, Aperol. Campari però non ha mai investito nello Sbagliato come fece col Negroni e nemmeno, in anni più recenti, con lo Spritz.

Nel 2003 infatti, quando Campari acquisì Aperol, cercò di usare lo Spritz come mezzo principale per espandersi nel mondo. La strategia di Campari passava dall’individuare alcuni bar chiave nei quartieri più interessanti di una città e quindi offrire corsi per spiegare ai barman come realizzare lo Spritz. Erano anni in cui per vari motivi gli europei avevano ridotto il loro consumo di alcolici e, per adattarsi, Campari aveva deciso di puntare su bevande leggere, che potessero essere bevute in contesti in cui era servito poco cibo, come gli aperitivi.

– Leggi anche: Campari vuole conquistare il mondo con lo Spritz

Negli ultimi anni Campari ha investito moltissimo in questa strategia, promuovendo l’Aperol e associando il brand all’immagine dell’aperitivo spensierato per le vie di un centro storico. Ebbe successo: nel 2013, lo Spritz Aperol che prima dell’acquisizione di Campari era pressoché sconosciuto fuori dall’Italia fu descritto dai giornali britannici come “il drink dell’estate” dei londinesi. Nel 2016 divenne il prodotto più venduto della società: i mercati principali, oltre all’Italia, erano Germania, Austria, Francia, Svizzera, Belgio e Regno Unito. Negli Stati Uniti impiegò di più ad affermarsi, ma infine anche il New York Times ne scrisse come del cocktail più di moda dell’estate del 2018.

Il colore arancione di Aperol e Campari e dei cocktail di cui sono alla base ha contribuito al loro successo più recente, invogliando le persone a fotografarli e condividere le immagini sui social network, soprattutto Instagram: come alcuni cibi, è possibile che anche lo Spritz abbia beneficiato dell’essere fotogenico prima ancora che del suo gusto.

I video virali di D’Arcy che stanno girando in questi giorni su TikTok non possono essere considerati una garanzia del fatto che lo Sbagliato avrà lo stesso successo del Negroni tradizionale e dello Spritz, ma non è da escludere che Campari possa cogliere l’occasione per cominciare a investire anche su questo cocktail, come ha fatto in passato con gli altri due.