La dura vita di chi assaggia dolciumi per lavoro

Un'azienda canadese sta cercando una persona che provi più di 3.500 caramelle al mese, per uno stipendio interessante

(Una scena dal film "La fabbrica di cioccolato")
(Una scena dal film "La fabbrica di cioccolato")
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Fino al 31 agosto le persone che abitano in Nord America, hanno più di cinque anni e sono golose di dolci e caramelle possono candidarsi per la posizione di “chief candy officer” da Candy Funhouse, uno dei negozi online di dolciumi più grandi del mondo. Candy Funhouse, che ha sede in Canada, sta cercando qualcuno che sia disposto tra le altre cose ad assaggiare decine di caramelle al giorno e a decidere quali finiranno sul mercato.

L’annuncio si è fatto notare molto sui social network anche per lo stipendio annuale, che è di 100mila dollari canadesi (circa 76mila euro): il lavoro di “responsabile delle caramelle” prevede anche un «ampio» piano assicurativo di cure odontoiatriche.

La persona che verrà scelta da Candy Funhouse avrà la responsabilità di definire le scelte più importanti dell’azienda, gestendo gli incontri che riguardano i prodotti da mettere in commercio e contribuendo a stabilire la strategia aziendale. Il suo però non sarà solo un ruolo manageriale: avrà anche qualche risvolto più pratico e indulgente.

Il o la “chief candy officer” sarà infatti la responsabile della cosiddetta “Candy Intelligence Agency”, cioè la sezione dedicata all’assaggio di dolciumi e caramelle, il cui nome richiama quello della nota agenzia di intelligence statunitense. Tra le sue mansioni ci sarà quella di assaggiare più di 3.500 caramelle al mese, in media più di cento al giorno, per poi assegnare il proprio “sigillo di garanzia”, cioè scegliere se una caramella è abbastanza squisita, originale o innovativa per essere venduta sul sito.

 

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Per usare parole della stessa azienda, la persona ideale per la posizione deve essere «coraggiosa, creativa e una leader naturale»; dovrà assaggiare volentieri cose nuove, dare le sue opinioni in maniera onesta ed essere anche disposta a divertirsi. Dato che l’azienda ha una buona presenza sui social network, un altro requisito è essere a proprio agio davanti alle telecamere.

Chi sarà selezionato potrà lavorare da casa (oppure da Toronto, nel caso di candidati canadesi, o dal New Jersey, se la persona selezionata sarà statunitense) e seguirà un periodo di formazione dedicato a conoscere il «linguaggio del gusto», per imparare a distinguere i vari sapori. Non serve avere alcuna esperienza pregressa, ma non sono ammesse le persone che soffrono di allergie.

Come ha osservato il Washington Post, l’annuncio sembra aver attirato sia l’attenzione dei media locali sia quella di molti utenti sui social network, tra cui persone che segnalano che ad aver inviato la propria candidatura sono stati i propri figli, spesso bambine e bambini. Il lavoro che offre Candy Funhouse può sembrare curioso ed entusiasmante, e la platea a cui si rivolge il suo annuncio è decisamente molto ampia.

Nelle aziende che si occupano di produzione di cibo e alimenti però quella dell’assaggiatore è una figura piuttosto comune.

Per fare un esempio, prevede mansioni simili la Mars Incorporated, che produce snack come M&M’s, Twix e Snickers, dove esistono sia la figura dell’assaggiatore che quella del “tecnologo sensoriale”: un ruolo più qualificato che prevede un controllo approfondito sulla qualità dei prodotti, per fare in modo che soprattutto i marchi più apprezzati mantengano lo stesso sapore nel tempo. Di recente la più grande azienda produttrice di cioccolato degli Stati Uniti, Hershey, ha cercato una persona che facesse parte della propria “commissione sensoriale”, mentre a luglio cercavano assaggiatori anche l’azienda di dolciumi australiana Allen’s Lollies e Nestlé, sempre in Australia.

Per decenni invece John Harrison è stato l’assaggiatore ufficiale di Dreyer’s, una nota società statunitense che produce gelato. Prima di andare in pensione, nel 2010, Harrison assaggiava più di 60 gusti al giorno e usava un cucchiaio d’oro per evitare di percepire il sapore del metallo o del legno durante i test. Riusciva a distinguere il gelato con il 12 per cento di grassi da quello con l’11,5 per cento, ed era così importante per Dreyer’s che l’azienda assicurò le sue papille gustative per 1 milione di dollari. Dopo ciascun assaggio, Harrison sputava il gelato che aveva appena provato per evitare di riempirsi.

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