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  • Sabato 6 agosto 2022

Alex Jones è stato condannato a pagare 45 milioni di dollari per le bugie su Sandy Hook

Si sommeranno ai 4,1 milioni di dollari di risarcimento che era stato già condannato a pagare per aver negato la strage del 2012 in cui morirono 27 persone

Alex Jones in tribunale (Briana Sanchez via ZUMA Press Wire)
Alex Jones in tribunale (Briana Sanchez via ZUMA Press Wire)
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Alex Jones, noto conduttore radiofonico e fondatore del sito cospirazionista InfoWars, è stato condannato a pagare 45,2 milioni di dollari di “danni punitivi” nel processo per diffamazione in cui è imputato a Austin, in Texas: Jones per anni aveva sostenuto la falsa teoria secondo cui la strage nella scuola elementare di Sandy Hook, in Connecticut, fosse stata una messinscena per far passare leggi sulla restrizione alla vendita e all’uso delle armi. A Sandy Hook, nel dicembre del 2012, un uomo di 20 anni uccise 27 persone, di cui 20 bambini tra i 6 e i 7 anni.

La nuova decisione della giuria è stata comunicata venerdì: giovedì la stessa giuria lo aveva condannato a pagare 4,1 milioni di dollari di risarcimento alla famiglia di Jesse Lewis, uno dei bambini uccisi.

Nell’ordinamento statunitense i risarcimenti (o “danni risarcitori”) si basano su danni, perdite o lesioni comprovate e spesso calcolate in base al valore della proprietà danneggiata, alla perdita di salari o alle spese sostenute. I “danni punitivi” hanno lo scopo esplicito di punire comportamenti particolarmente dannosi e tendono a essere concessi a discrezione della corte. A volte, come in questo caso, sono molto più ingenti dei danni risarcitori.

Non è certo però che Jones debba effettivamente pagare i 45 milioni per intero, perché le leggi texane impongono un tetto massimo ai danni punitivi: possono essere il doppio dei danni risarcitori più 750mila dollari. Nel caso di Jones quindi si parlerebbe di circa 9 milioni di dollari.
L’avvocato della famiglia di Jesse Lewis però ha detto che è probabile che la questione venga presentata alla Corte Suprema del Texas e secondo gli esperti ci sono diversi dubbi sulla costituzionalità dell’imposizione di un tetto massimo ai danni punitivi.

Per anni, nel suo popolare programma radiofonico, Jones aveva sostenuto la tesi che la strage fosse una bufala, che non fosse mai avvenuta e che i genitori dei bambini morti fossero in realtà attori pagati dall’amministrazione del presidente Barack Obama. Le sue teorie complottiste erano diventate celebri negli ambienti della destra americana e avevano provocato enormi disagi ai genitori dei bambini, che per anni sono stati perseguitati e offesi dai seguaci di Jones.
Il processo di Austin è uno dei tre intentati da varie famiglie di bambini di Sandy Hook.

– Leggi anche: Il processo al cospirazionista che negava la strage di Sandy Hook