Meloni vuole patti chiari nella coalizione della destra

Dice che deve essere deciso in anticipo che il partito che prenderà più voti, quasi sicuramente il suo, esprimerà l'eventuale candidata presidente del Consiglio: lei

Giorgia Meloni parla con i giornalisti durante il convegno di Confindustria Giovani, a Rapallo, Genova, 24 giugno 2022 (ANSA / Luca Zennaro)
Giorgia Meloni parla con i giornalisti durante il convegno di Confindustria Giovani, a Rapallo, Genova, 24 giugno 2022 (ANSA / Luca Zennaro)

Intervistata ieri al Tg5, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha chiarito cosa pensa sulla scelta del futuro o della futura presidente del Consiglio se la coalizione della destra dovesse vincere le prossime elezioni. Quando le è stato chiesto se sarà complicato trovare un accordo con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, leader di Lega e Forza Italia, ha risposto che ritiene necessario mettersi d’accordo prima, altrimenti «non avrebbe senso andare al governo insieme».

«Penso che se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo su questo non avrebbe senso andare al governo insieme. Quindi confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi»

La regola a cui fa riferimento è quella secondo cui il partito più votato della coalizione ha il diritto di esprimere il candidato o la candidata: e dato che Fratelli d’Italia è molto avanti nei sondaggi rispetto a Lega e Forza Italia, quella candidata dovrebbe essere proprio Meloni. Salvini, leader di un partito che nei sondaggi è dato a dieci punti in meno, è apparentemente d’accordo: «Lasciamo a sinistra divisioni e litigi. Chi avrà un voto in più avrà l’onore e l’onere di indicare il premier. Per quanto ci riguarda, siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente».

Forza Italia sembra essere invece il partito con i maggiori dubbi sulla possibilità che la coalizione indichi il proprio candidato alla presidenza del Consiglio prima delle elezioni. Ieri sui giornali era anche circolata la notizia secondo cui il Partito Popolare Europeo, il primo partito del Parlamento Europeo di cui Forza Italia fa parte, vorrebbe come eventuale presidente del Consiglio Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia. Proprio Tajani, rispondendo a Meloni, ha detto: «A me interessa che il centrodestra vinca, poi penseremo a chi alza la coppa. Perché se non si vince, la coppa non la alza nessuno». E ancora: «Non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti di chicchessia, sederanno al tavolo i leader e decideranno le regole».

Quella sulla leadership della coalizione della destra è una discussione che va avanti da mesi, ma da quando Fratelli d’Italia ha abbondantemente superato la Lega nei sondaggi ci sono pochi dubbi sul fatto che alla fine la candidata a presidente del Consiglio sarà Meloni, che di fatto ha sostituito Salvini come leader della coalizione. Mercoledì Meloni, Salvini e Berlusconi si incontreranno alla Camera per discutere di questa questione e della divisione dei collegi elettorali.