Almeno 17 migranti sono morti in un naufragio al largo delle Bahamas 

Un'immagine diffusa dall'esercito delle Bahamas (YouTube)
Un'immagine diffusa dall'esercito delle Bahamas (YouTube)

Domenica al largo delle Bahamas un’imbarcazione carica di migranti diretti da Haiti alla Florida è naufragata: sono morte almeno 17 persone, incluso un bambino, e ci sono molti dispersi. È considerato il naufragio più grave nelle acque delle Bahamas dal 2019, quando nello stesso punto, in un naufragio simile, morirono 27 haitiani. L’arcipelago, infatti, si trova a metà strada tra Haiti, uno dei paesi più poveri al mondo in cui è in corso una grave crisi politica, e la Florida, punto d’arrivo di molti migranti che tentano di lasciare il paese.

Secondo le autorità delle Bahamas, l’imbarcazione si sarebbe capovolta domenica poco dopo mezzanotte, circa 11 chilometri al largo dell’isola di New Providence, la più popolosa dell’arcipelago. Pare che sull’imbarcazione ci fossero circa 60 persone: oltre alle 17 trovate morte ne sono state soccorse 25, alcune delle quali sono state portate in ospedale. Le altre risultano disperse, e le guardie costiere statunitensi e delle Bahamas sono attualmente impegnate nella loro ricerca.

Nel frattempo è stata avviata un’indagine per traffico di migranti, dato che secondo le autorità almeno due tra le persone salvate avrebbero pagato una cifra tra i 3mila e gli 8mila dollari per salire sull’imbarcazione. Negli ultimi mesi, anche a causa della situazione politica di Haiti, i flussi di migranti diretti negli Stati Uniti si sono intensificati: dall’inizio dell’anno il governo delle Bahamas ha intercettato almeno 830 migranti in viaggio su imbarcazioni di fortuna.