Verrà tolto dal “ddl concorrenza” l’articolo 10, quello contro cui protestavano i tassisti

Le manifestazioni dei tassisti a Torino contro il ddl concorrenza, il 13 luglio (ANSA/Tino Romano)
Le manifestazioni dei tassisti a Torino contro il ddl concorrenza, il 13 luglio (ANSA/Tino Romano)

La conferenza dei capigruppo alla Camera ha deciso di togliere dal “ddl concorrenza” l’articolo 10, quello contro cui i tassisti hanno molto protestato nelle ultime settimane. I tassisti sostenevano che l’articolo 10 potesse creare le premesse per una liberalizzazione del settore, un tema a cui la categoria si oppone da molti anni e che nessun governo finora è mai riuscito ad affrontare concretamente.

In realtà il testo del disegno di legge era piuttosto vago e non introduceva nell’immediato vere e proprie forme di liberalizzazione del settore, ma si impegnava a modernizzare il trasporto pubblico non di linea (ovvero i taxi e i servizi NCC, i servizi di noleggio con conducente) e a garantire «una migliore tutela del consumatore». Le ragioni dei tassisti erano state sostenute in particolare dai partiti di destra, su tutti la Lega e Fratelli d’Italia.

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L’approvazione del disegno di legge sulla concorrenza fa parte delle questioni che il governo deve completare prima di lasciare l’incarico (il “disbrigo degli affari correnti”, come viene spesso chiamato), dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi e la probabilità che si vada a elezioni anticipate. I partiti si sono dovuti accordare in fretta sulle questioni più divisive, una delle quali era proprio l’articolo 10: il disegno di legge sarà quindi presentato alla Camera lunedì (è già passato al Senato) senza quel passaggio, e tutti i gruppi parlamentari si sono impegnati a non presentare emendamenti.