Tre persone saranno processate per il caso dell’esame di italiano del calciatore Luis Suarez

Luis Suarez al suo arrivo a Perugia il 17 settembre 2020 (ANSA/SONIA GIULIARELLI/UFFICIO STAMPA UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA)
Luis Suarez al suo arrivo a Perugia il 17 settembre 2020 (ANSA/SONIA GIULIARELLI/UFFICIO STAMPA UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA)

La giudice dell’udienza preliminare (gup) di Perugia Natalia Giubilei ha deciso di rinviare a giudizio l’ex rettrice dell’università per stranieri della città, Giuliana Grego Bolli, l’attuale direttore generale Simone Olivieri e la professoressa Stefania Spina, per il caso dell’esame di italiano svolto il 17 settembre del 2020 dal calciatore uruguaiano Luis Suarez. Gli imputati dovranno rispondere a vario titolo di falso ideologico, rivelazione di segreto d’ufficio e falsità materiale.

Secondo la procura, per Suarez sarebbe stata istituita una sessione ad personam, «un esame farsa», per permettere al calciatore di ottenere il passaporto comunitario in vista di un suo possibile trasferimento in una squadra italiana. All’epoca si parlava di un suo passaggio alla Juventus, cosa che poi non avvenne, e per questo motivo la procura di Perugia inizialmente aveva indagato anche sul coinvolgimento dell’avvocata Maria Cesarina Turco, che sarebbe stata incaricata dalla Juventus di seguire le pratiche dell’esame di Suarez. Turco era indagata per falso ideologico, ma la gup di Perugia ha deciso di proscioglierla.