I morti a causa del terremoto di martedì nell’est dell’Afghanistan sono ora almeno 1.150

Un uomo sulle macerie di una casa distrutta dal terremoto, in Afghanistan (AP Photo/Ebrahim Nooroozi)
Un uomo sulle macerie di una casa distrutta dal terremoto, in Afghanistan (AP Photo/Ebrahim Nooroozi)

Venerdì Abdul Wahid Rayan, il direttore talebano dell’agenzia di stampa statale afghana Bakhtar, ha detto che i morti a causa del grave terremoto avvenuto in Afghanistan martedì sera sono almeno 1.150. Il numero di feriti è ancora imprecisato – Rayan dice che sono almeno 1.600 – e i media locali dicono che oltre 3mila abitazioni sono state distrutte. Il terremoto, di magnitudo 6, è uno dei più gravi degli ultimi decenni in Afghanistan. È avvenuto nella provincia orientale afghana di Paktika: i suoi effetti sono stati aggravati anche dal fatto che in Afghanistan molte case sono fatte di mattoni di fango, e costruite a ridosso di zone montuose a rischio di frana.

Sono stati inviati aiuti e soccorsi da organizzazioni umanitarie internazionali e governi esteri: alcuni paesi occidentali hanno detto però che invieranno aiuti solo attraverso le agenzie delle Nazioni Unite, e non quindi direttamente al governo dei talebani, che non riconoscono come legittimo.