Il funzionario pubblico Roberto David Castillo è stato condannato per l’omicidio della nota ambientalista honduregna Berta Cáceres

Alcuni volantini con disegnato il volto dell'attivista Berta Cáceres nel corso di una protesta durante il processo a Roberto David Castillo, in Honduras, a luglio del 2021 (AP Photo/Elmer Martinez)
Alcuni volantini con disegnato il volto dell'attivista Berta Cáceres nel corso di una protesta durante il processo a Roberto David Castillo, in Honduras, a luglio del 2021 (AP Photo/Elmer Martinez)

Lunedì un tribunale dell’Honduras ha condannato a 22 anni di prigione Roberto David Castillo, ex presidente dell’azienda elettrica honduregna Desarrollos Energéticos (DESA), per l’omicidio della nota ambientalista indigena Berta Cáceres, uccisa a marzo del 2016 nell’ambito di alcune proteste contro la costruzione di una diga da parte di DESA. Secondo i giudici Castillo ha collaborato alla pianificazione l’omicidio di Cáceres e assoldato gli uomini per compierlo. Nel 2019 erano state condannate altre sette persone, tra cui un altro dirigente di DESA.

Cáceres, uccisa a 44 anni, era la fondatrice del Consiglio delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras (COPINH), un’organizzazione creata nel 1993 che lavorava alla difesa dell’ambiente e delle popolazioni indigene honduregne. Quando fu uccisa stava guidando alcune proteste per impedire la costruzione della diga Agua Zarca, affidata a DESA, sul fiume Gualcarque: oltre ad avere una grande importanza spirituale per il popolo indigeno Lenca, il fiume è anche un’importante fonte d’approvvigionamento, che la costruzione della diga avrebbe fortemente compromesso. Cáceres fu uccisa con alcuni colpi di arma da fuoco da alcuni aggressori entrati in casa sua: il suo omicidio era stato preceduto da diverse minacce e intimidazioni.

L’assassinio di Cáceres aveva provocato grosse proteste, e da allora il progetto della diga è rimasto sostanzialmente fermo. L’avvocato di Castillo ha fatto sapere che farà appello.