La commissione Bilancio del parlamento tedesco ha deciso di togliere alcuni dei privilegi mantenuti dall’ex cancelliere Gerhard Schröder, a causa della sua vicinanza alla Russia

(Sean Gallup/Getty Images)
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Giovedì, con un consenso piuttosto trasversale, la commissione Bilancio del parlamento tedesco ha votato per revocare alcuni dei privilegi mantenuti dall’ex cancelliere Gerhard Schröder dopo la fine del suo incarico: cioè l’ufficio che aveva ancora a disposizione e pagato con soldi pubblici e il relativo staff. Anche se non è stata comunicata ufficialmente, si ritiene che la motivazione della revoca siano gli stretti rapporti che Schröder continua a mantenere con la Russia e il presidente Vladimir Putin nonostante l’invasione dell’Ucraina.

Oltre ad aver ribadito la propria vicinanza alla Russia e aver ripetuto alcune tesi della propaganda del governo di Putin relativamente alla guerra, Schröder non sembra avere nessuna intenzione di rinunciare ai suoi incarichi di presidente di Nord Stream AG, il consorzio che gestisce l’omonimo gasdotto che collega Russia e Germania, e di membro del consiglio d’amministrazione di Rosneft, la principale compagnia petrolifera statale russa. Rispettivamente questi due incarichi fruttano a Schröder 250mila euro e 550mila euro all’anno.

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