L’Unione Europea potrebbe escludere il blocco delle importazioni di petrolio dalle sanzioni contro la Russia, scrivono “Bloomberg” e “Politico”

(Hannibal Hanschke/Getty Images)
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L’Unione Europea potrebbe decidere di escludere il blocco delle importazioni di petrolio russo dalle sanzioni annunciate il 4 maggio dalla Commissione Europea, e su cui però finora i paesi europei non hanno ancora trovato un accordo. Lo scrivono i siti di Politico e Bloomberg, citando fonti anonime dell’Unione a conoscenza dei fatti. La possibile esclusione si deve principalmente all’ostruzionismo dell’Ungheria, che è molto dipendente dalle forniture russe ed è considerata vicino alla Russia da un punto di vista politico.

Le sanzioni devono essere approvate all’unanimità dai governi dell’Unione Europea ed è necessario il voto favorevole del primo ministro ungherese Viktor Orbán. Il veto opposto da Orbán sta rallentando l’approvazione di tutto il pacchetto di sanzioni, che a quasi dieci giorni dall’annuncio non sono ancora state ufficializzate.

Proprio per non perdere ulteriore tempo, i rappresentanti dei governi europei sarebbero quindi sempre più propensi a rimandare le sanzioni sul petrolio russo e approvare intanto tutte le altre. «Stiamo valutando di dividere il pacchetto di sanzioni, dato che siamo d’accordo sul 90% di queste, e quindi andare avanti con tutto tranne il blocco del petrolio», ha detto un diplomatico dell’Unione a Politico. «È frustrante non poter andare avanti con le cose concordate. Allora perché non farlo in questo modo, essere pragmatici e continuare successivamente la discussione sull’energia?».

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