A Hong Kong è stato arrestato e poi rilasciato su cauzione il cardinale Joseph Zen, un noto e importante attivista per la democrazia

(AP Photo/Vincent Yu)
(AP Photo/Vincent Yu)

Mercoledì la polizia di Hong Kong ha arrestato il cardinale Joseph Zen, uno dei prelati cattolici più importanti di tutta l’Asia e un noto attivista per la democrazia nella città cinese semiautonoma. Oltre a Zen, che ha 90 anni, sono state arrestate altre quattro persone tutte attive nei movimenti democratici cittadini: la famosa cantante pop Denise Ho, l’avvocata Margaret Ng, l’ex deputato Cyd Ho e il professore Hui Po-keung (quest’ultimo arrestato martedì, mentre cercava di prendere un aereo per la Germania). Il cardinale Zen è stato poi rilasciato su cauzione qualche ora dopo l’arresto.

I cinque arrestati facevano parte del 612 Humanitarian Relief Fund, un’organizzazione umanitaria oggi sciolta che forniva sostegno e aiuto economico a chi partecipava alle manifestazioni antigovernative. Secondo vari giornali, sarebbero stati accusati di “collusione con forze straniere”, un reato previsto dalla controversa “legge sulla sicurezza” approvata nel 2020, che ha limitato varie libertà civili a Hong Kong e imposto pene durissime per chi contesta il governo della città e l’autorità cinese.

Joseph Zen è una delle figure più note del movimento a favore della democrazia e dei diritti umani di Hong Kong, e nonostante l’età avanzata è ancora coinvolto in numerose attività. In passato, aveva spesso criticato le gerarchie ecclesiastiche del Vaticano per quello che lui riteneva un atteggiamento troppo accondiscendente nei confronti del regime comunista cinese.