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  • Mercoledì 11 maggio 2022

La partita di basket che mezza Bologna aspetta

Questa sera la Virtus gioca la prima finale di Eurocup di una squadra italiana, suggellando la rinascita societaria degli ultimi anni

(Stefanos Kyriazis/ZUMA Press Wire)
(Stefanos Kyriazis/ZUMA Press Wire)
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Mercoledì sera la Virtus Bologna, già in testa alla stagione regolare della Serie A italiana, gioca la finale di Eurocup, il secondo torneo del basket europeo, contro i turchi del Bursaspor. Sarà la prima finale di Eurocup non solo per la Virtus, ma anche per il basket italiano. La Virtus avrà inoltre il vantaggio di giocarla in casa e in città, dove la tradizione cestistica è tra le più radicate d’Italia e convivono due storiche squadre (l’altra è la Fortitudo), l’attesa è molto alta: i circa 9mila biglietti disponibili sono stati esauriti in mezza giornata.

Per la seconda squadra più vincente nella storia del campionato italiano è un gran momento, che potrebbe in un certo senso coronare un ciclo iniziato cinque stagioni fa e che arriva soli sei anni dopo la retrocessione in serie A2 del 2016, e a quasi vent’anni dallo storico fallimento del 2003. Finora in diciannove edizioni di Eurocup — fino al 2008 chiamata ULEB Cup — il massimo risultato per una squadra italiana era stato il terzo posto ottenuto da Reggio Emilia nel 2018. La scorsa stagione la Virtus aveva perso in semifinale arrivando quarta.

In caso di vittoria si qualificherà all’Eurolega, la competizione europea di riferimento, che però è una lega privata con regole tutte sue, per cui non basta vincere il campionato — come ha fatto la Virtus — per qualificarsi. La maggior parte delle squadre partecipanti — in Italia solamente Milano — ha infatti il posto garantito da accordi pluriennali, a cui annualmente se ne aggiungono altre, una delle quali è la vincitrice dell’Eurocup.

La Virtus si era ripresa dalla retrocessione dalla stagione successiva, nel 2017, con l’ingresso in società dell’imprenditore veneto Massimo Zanetti, proprietario dello sponsor Segafredo, diventato poi socio di maggioranza. Tornò subito in serie A e tre anni fa vinse la Basketball Champions League, il terzo torneo della pallacanestro continentale, allenata dal serbo Aleksandar Djordjevic. Con Djordjevic la squadra è tornata anche a vincere il campionato dopo vent’anni, la scorsa stagione. In estate l’allenatore serbo è stato però sostituito da Sergio Scariolo, vincitore del titolo NBA con i Toronto Raptors — da vice di Nick Nurse — e campione del mondo con la Spagna nel 2019.

A Bologna Scariolo ha trovato una squadra già pronta con una base di giocatori italiani nel giro della nazionale, come Amedeo Tessitori, Alessandro Pajola e Awudu Abass, integrati poi con gli ex giocatori di NBA Milos Teodosic e Marco Belinelli, quest’ultimo tornato alla Virtus per concludere la carriera nella squadra in cui è cresciuto. La scorsa estate è stato aggiunto un altro giocatore proveniente dalla NBA, il ventenne Nico Mannion, italo-americano proveniente dai Golden State Warriors, venuto in Italia per continuare a crescere. Con lui è stato ingaggiato anche il centro francese Mouhammadou Jaiteh, punto di forza della Virtus in questa stagione, già eletto miglior giocatore dell’Eurocup.

Con una squadra ampia e in grado di difendere lo Scudetto vinto l’anno scorso, a metà stagione la Virtus si è rinforzata inoltre con Daniel Hackett e Tornike Shengelia, ingaggiati dopo aver lasciato il CSKA Mosca a causa degli effetti sullo sport dell’invasione russa dell’Ucraina. Hackett e Shengelia hanno alzato ulteriormente il livello del gruppo, che è in testa al campionato, favorito per lo Scudetto, e ora tornerà a giocare una finale europea. Gli avversari del Bursaspor sono ritenuti alla portata: in Eurocup hanno sorpreso ma nel campionato turco sono ottavi.