Berlusconi ha criticato Putin per l’invasione dell’Ucraina, infine

«Mi era sempre parso un uomo di grande buonsenso», ha detto l'ex presidente del Consiglio, sembrando assai dispiaciuto

(Mauro Scrobogna /LaPresse)
(Mauro Scrobogna /LaPresse)

Sabato pomeriggio l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha tenuto un atteso comizio a Roma, il primo in presenza dopo quasi due anni di pandemia, durante i quali ha avuto vari problemi di salute. Berlusconi ha inevitabilmente commentato la guerra in Ucraina, usando parole piuttosto dure anche per Vladimir Putin, il presidente russo con cui da anni ha un noto rapporto personale.

«Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso e addolorato dal comportamento di Vladimir Putin», ha detto Berlusconi: «l’avevo conosciuto vent’anni fa, e mi era sempre parso un uomo di grande buonsenso, un uomo di democrazia, un uomo di pace. Peccato davvero per quel che è successo».

Finora Berlusconi aveva condannato l’invasione russa in Ucraina ma evitando di attribuirne in modo esplicito la responsabilità a Putin. In questi anni Berlusconi ha spesso difeso Putin nonostante le progressive ed evidenti compressioni dei diritti civili e della libertà stampa e opinione in Russia, e nonostante la sempre più aggressiva politica estera portata avanti dal governo russo: nel 2015, per esempio, Berlusconi fu il primo leader internazionale a visitare la Crimea, la penisola ucraina da poco occupata e annessa alla Russia dopo un referendum non riconosciuto dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale.