La sospetta intervista russa alla donna incinta dell’ospedale bombardato di Mariupol

Marianna Vyshemirskaya contraddice alcune cose che sappiamo dell'attacco, ma si pensa sia stata manipolata per propaganda

Marianna Vyshemirskaya fuori dall'ospedale pediatrico bombardato a Mariupol il 9 marzo (AP Photo/Mstyslav Chernov, File)
Marianna Vyshemirskaya fuori dall'ospedale pediatrico bombardato a Mariupol il 9 marzo (AP Photo/Mstyslav Chernov, File)

Sabato 2 aprile diversi media russi e filorussi hanno pubblicato un’intervista video all’influencer ucraina Marianna Vyshemirskaya, nota in tutto il mondo per essere stata fotografata incinta e ferita mentre scappava dall’ospedale di Mariupol, in Ucraina, dopo il bombardamento russo del 9 marzo. Nell’intervista Vyshemirskaya – conosciuta anche col cognome da nubile Podgurskaya – sembra sostenere che non ci sia stato un bombardamento aereo dell’ospedale, ma ci sono ragioni di ritenere che il video sia stato montato appositamente per aiutare la propaganda del governo russo, che infatti l’ha subito sfruttata per mettere in discussione la versione confermata dai giornalisti internazionali su quanto accaduto a Mariuopol.

https://twitter.com/mission_russian/status/1510012837237825545?s=20&t=hYYGGdglZjb42SDYc-soFg

L’intervista stessa, diffusa da alcuni canali ufficiali russi, smentisce le teorie del complotto che erano state sostenute in precedenza da altri canali ufficiali russi. L’ambasciata russa nel Regno Unito aveva infatti accusato Vyshemirskaya di essere un’attrice e di aver interpretato la parte di due diverse donne incinte che erano nell’ospedale al momento del bombardamento. L’intervista invece conferma che Vyshemirskaya era una paziente, ma mette in discussione nuovi aspetti della versione ucraina e occidentale. Ci sono però estesi dubbi sull’attendibilità dell’intervista, che è stata realizzata dal blogger russo Denis Seleznev: il video è tagliato in molti punti e non si sa se alcune parole siano state eliminate in fase di montaggio, e non si sa nulla delle circostanze e del luogo in cui Vyshemirskaya è stata intervistata. Diversi analisti ipotizzano che Vyshemirskaya sia stata costretta a rilasciare queste dichiarazioni.

La storia di Marianna Vyshemirskaya, dall’inizio
Vyshemirskaya, che prima della guerra era già molto popolare in Ucraina come influencer sui social network, il 9 marzo si trovava in ospedale a Mariupol perché incinta e prossima a partorire. Quel giorno, dopo il bombardamento, era stata fotografata da Evgeniy Maloletka, un fotografo freelance che collabora con l’agenzia di stampa internazionale Associated Press.

Era stata ritratta mentre scendeva le scale accompagnata da alcuni soldati che stavano aiutando le persone ad abbandonare l’ospedale, e poi fuori dall’edificio, con alcune coperte per proteggersi dal freddo e mostrando alcune ferite al viso e un ematoma intorno all’occhio sinistro.

Nelle ore immediatamente successive alla diffusione delle immagini, diversi account sui social network avevano però accusato Vyshemirskaya di essere un’attrice che stava recitando una parte, e aveva sostenuto che non fosse stata nemmeno ferita e che fosse stata «truccata in modo realistico» per simulare alcune ferite alla testa. Tra gli account che avevano diffuso questa teoria del complotto c’era anche quello ufficiale dell’ambasciata russa nel Regno Unito, che aveva sostenuto che Vyshemirskaya avesse recitato la parte di due diverse donne incinte all’esterno dell’ospedale, mostrate in fotografie diverse sempre da Maloletka. Tutte le accuse si erano rivelate però prive di fondamento, come dimostrato da video e fotografie realizzate nei pressi dell’ospedale il 9 marzo.

Un paio di giorni dopo Vyshemirskaya aveva partorito e Associated Press aveva pubblicato alcune foto di lei con la sua bambina in ospedale. Da allora però di lei non si era saputo più nulla: non si sapeva dove si trovasse, né se fosse riuscita a fuggire da Mariupol, città che è stata assediata per settimane dall’esercito russo.

Cosa ha detto nell’intervista
Nel video dell’intervista, che è stato pubblicato su Twitter anche dalla missione permanente della Russia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Vyshemirskaya dice che mentre si trovava in ospedale il 9 marzo c’erano state due esplosioni e che dopo la seconda avrebbe preso una coperta e sarebbe uscita dall’edificio.

A quel punto lei e le altre persone che stavano fuggendo avrebbero chiesto ad alcuni militari ucraini che si trovavano sul posto se ci fosse stato un bombardamento aereo, e questi avrebbero risposto di no, sostenendo che l’ospedale fosse stato attaccato solo con colpi d’artiglieria. Vyshemirskaya aggiunge di non aver sentito aerei, ma solo due esplosioni. Una delle teorie diffuse dalla Russia subito dopo l’attacco era che fossero stati dei colpi di artiglieria ucraini a colpire l’ospedale, e non un bombardamento russo. Poi però la stessa Russia era sembrata confermare implicitamente l’attacco, quando il ministro degli Esteri Sergei Lavrov aveva sostenuto che l’ospedale fosse usato come rifugio dai militari ucraini.

La versione apparentemente riportata da Vyshemirskaya però è contraddetta dai tanti testimoni oculari di quanto accaduto a Mariupol il 9 marzo, tra cui i giornalisti di Associated Press che si trovavano in città in quei giorni, e dalle foto dei danni subiti dall’edificio, tra cui quella di un cratere le cui dimensioni suggeriscono si sia trattato di un bombardamento aereo e non di un semplice colpo di artiglieria.

In altri punti dell’intervista Vyshemirskaya dice che prima dell’attacco i militari ucraini avrebbero occupato l’ospedale e li accusa di aver sottratto il cibo destinato alle donne incinte ricoverate. Ma nega anche le accuse che le avevano rivolto i media russi di essere stata truccata per apparire ferita.

Subito dopo la pubblicazione dell’intervista a Vyshemirskaya, a molti è sembrato che ci fossero diverse cose poco chiare nelle sue dichiarazioni. La giornalista Olga Tokariuk, esperta nell’analisi delle campagne di propaganda e disinformazione e che aveva seguito la vicenda di Vyshemirskaya da vicino, ha fatto notare su Twitter come l’intervista sia «ampiamente manipolata e solo in apparenza data in buona fede».

Tokariuk ha evidenziato inoltre come in nessun passaggio Vyshemirskaya attribuisca la responsabilità dell’attacco: dice solo che ci sono state esplosioni e che non sono state causate da attacchi aerei, ma non dice mai che a provocarle sia stato l’esercito russo. Anche questa mancanza suggerisce che l’intervista sia stata montata col fine di fare propaganda filorussa.

Ad ora non ci sono informazioni chiare su dove si trovi Vyshemirskaya e nel video non si fa riferimento al luogo in cui è stata fatta l’intervista. Alcuni media ucraini nei giorni scorsi avevano scritto che era stata portata in Russia o a Donetsk, nel Donbass occupato dai russi. Al momento però non ci sono conferme al riguardo.

– Leggi anche: La Russia sta diffondendo teorie complottiste su Bucha