Da maggio non ci sarà più l’obbligo di Green Pass e mascherine

Lo ha deciso oggi il governo, annunciando un ulteriore allentamento delle restrizioni per il coronavirus

(ANSA/TINO ROMANO)
(ANSA/TINO ROMANO)

Nel pomeriggio di giovedì il governo ha deciso un allentamento delle restrizioni introdotte finora per contenere la pandemia da coronavirus. La novità principale riguarda il Green Pass e le mascherine, che dal primo maggio non saranno più obbligatori per accedere a luoghi pubblici al chiuso e mezzi di trasporto pubblico.

La decisione era molto attesa dato che il 31 marzo terminerà lo stato d’emergenza imposto per la pandemia, che il governo aveva già deciso di non prorogare data la diminuzione dei contagi negli ultimi mesi e la minore incidenza di questi sui reparti di terapia intensiva. Nonostante nel frattempo i numeri abbiano ricominciato a salire, anticipando il possibile arrivo di una nuova ondata nelle prossime settimane, il governo ha deciso di confermare l’allentamento delle restrizioni, che in teoria dovrebbe portare progressivamente alla loro quasi totale eliminazione.

Dal primo aprile il Green Pass – sia quello rafforzato (ottenibile solo con la vaccinazione o con la guarigione dal COVID-19) sia quello base (ottenibile anche dopo essere risultati negativi a un test antigenico o molecolare per il coronavirus) – non sarà più obbligatorio per accedere a negozi, hotel, uffici pubblici, poste, banche, piscine e per accedere a un bar o un ristorante e consumare stando all’aperto.

Per accedere in un ristorante o un bar e consumare al chiuso sarà invece necessario il Green Pass base. Sempre dal primo aprile il Green Pass non sarà più necessario per accedere ai mezzi del trasporto pubblico locale, ma fino al 30 aprile quello base continuerà a essere obbligatorio per i trasporti a lunga percorrenza.

Fino al 30 aprile quello rafforzato continuerà a essere obbligatorio per accedere a piscine, palestre, centri benessere, sale da gioco, discoteche, congressi ed eventi e competizioni sportive al chiuso. Per gli eventi sportivi e non che si svolgono all’aperto fino al 30 aprile servirà invece il Green Pass base.

Inoltre dal primo aprile non ci sarà più l’obbligo per le persone che hanno almeno 50 anni di essere in possesso del Green Pass rafforzato per andare al lavoro, ma l’obbligo vaccinale rimane in vigore per over 50, insegnanti, medici e forze dell’ordine fino al 15 giugno, e fino alla fine dell’anno solo per il personale sanitario e delle RSA. Per quanto riguarda le mascherine, fino al 30 aprile resteranno obbligatorie nei luoghi pubblici al chiuso e sui mezzi di trasporto pubblico. Dal primo aprile cambia anche l’obbligo di quarantena nelle scuole, che scatterà solo in caso di contagio di uno studente e non più per contatto con una persona contagiata.

Dal primo maggio ogni obbligo di Green Pass verrà eliminato definitivamente, così come anche ogni obbligo di indossare le mascherine.

Il governo ha preso anche alcune decisioni più tecniche sulla gestione della pandemia nei prossimi mesi. Da aprile verrà eliminata la suddivisione dell’Italia in zone di rischio epidemiologico, ovvero la divisione delle regioni con i colori bianco, giallo, arancione e rosso. Decadranno anche il Comitato Tecnico Scientifico e la struttura del commissario straordinario, che saranno sostituiti da una unità operativa affidata inizialmente al ministero della Difesa e poi al ministero della Salute. Resteranno invece per ora il monitoraggio settimanale e il bollettino diffuso giornalmente sull’andamento dei contagi e dei ricoveri.

– Leggi anche: L’OMS ha rinviato l’autorizzazione del vaccino russo, a causa della guerra in Ucraina