In India il partito di Narendra Modi ha vinto le elezioni in Uttar Pradesh e altri tre stati

Yogi Adityanath (AP Photo/Rajesh Kumar Singh)
Yogi Adityanath (AP Photo/Rajesh Kumar Singh)

Giovedì, in India, il BJP (Bharatiya Janata Party), il partito conservatore del primo ministro indiano Narendra Modi, ha vinto le elezioni per rinnovare il parlamento dell’Uttar Pradesh, lo stato più popoloso dell’India, e di altri tre stati. Le elezioni erano iniziate a febbraio, in totale in cinque stati. Erano considerate una specie di test per il partito di Modi e per Modi stesso in vista delle elezioni nazionali del 2024: la popolarità di Modi, nonostante fosse rimasta alta, era infatti leggermente scesa durante la pandemia.

Dei cinque stati in cui si è votato l’Uttar Pradesh era considerato il più importante, principalmente per due motivi: è lo stato più popoloso dell’India (con oltre 230 milioni di abitanti) e buona parte dei suoi elettori sono agricoltori, cioè la parte di popolazione che aveva protestato per oltre un anno contro Modi, per le leggi sulla liberalizzazione del commercio agricolo da lui approvate nel settembre del 2020. Le proteste erano state tali da convincere lo stesso Modi, che aveva introdotto e sostenuto quelle leggi con grande convinzione, a decidere di revocarle.

In Uttar Pradesh, il BJP ha ottenuto la maggioranza assoluta con più di 270 seggi su 403. Al governo è quindi rimasto il monaco induista e ultranazionalista Yogi Adityanath, vicino a Modi: in Uttar Pradesh è la prima volta che un governatore locale resta al potere per due mandati consecutivi. Il BJP ha vinto anche nell’Uttarakhand, nel Goa e nel Manipur. Nel Punjab, l’altro stato in cui si è votato, ha invece vinto l’Aam Aadmi Party (AAP), il partito nato nel 2012 come movimento anticorruzione.

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