7 cose che abbiamo comprato il mese scorso

Tra cui due ingredienti per panificare meglio e un kit per allenarsi con le suture, davvero

Wishlist è la rubrica mensile in cui parliamo degli acquisti online personali dei redattori, e vi suggeriamo oggetti che abbiamo provato noi stessi, di cui siamo soddisfatti al punto di consigliarveli. Prima questi oggetti arrivavano in redazione. Da quando la normalità è parzialmente sospesa, arrivano direttamente nelle nostre case.

Piccoli adattatori
Una redattrice ha dovuto procurarsi degli adattatori per poter continuare a collegare chiavette e cavi USB al suo nuovo MacBook, che come tutti i computer di Apple più recenti ha solo due porte USB-C. Ne ha trovati due molto discreti, anche se non abbastanza piccoli da poter essere usati contemporaneamente (le due porte del Mac sono molto vicine). La redattrice dice che è comunque comodo averne una di scorta, «conoscendomi». Su Amazon costano 9 euro.

(il Post)

Caschi di LEGO
Uno degli appassionati di costruzioni LEGO del Post (sì, ce n’è più di uno) ha acquistato tre caschi di Star Wars appena usciti: il casco del Dark Trooper (60 euro), il casco del Mandaloriano (60 euro) e il casco di Luke Skywalker (60 euro). Forse per via di quel bisogno istintivo di giustificarsi che prende alcuni adulti quando spendono soldi o tempo in giochi, ci ha tenuto a specificare che sono ancora inscatolati e lo rimarranno fino a quando non avrà terminato uno sviluppo del sito del Post su cui si sta arrovellando in questi giorni.

Sì, c’è anche un quarto casco comprato in precedenza (il Post)

Cinque chili di farina 
Una redattrice a cui è stato regalato del lievito madre con tanto di istruzioni su come usarlo ha comprato 5 chili di farina Caputo per fare il pane in casa. «Perché lieviti bene c’è bisogno di farine “forti” (cioè ricche di glutine e che assorbono più liquidi) e mi è stato detto che con la Caputo viene molto bene», racconta. Ne ha presi 5 chili perché: «al lievito madre bisogna starci dietro e fare il pane regolarmente con una certa pianificazione: “rinfrescare” il lievito madre la sera prima (cioè aggiungerci acqua e farina e rimescolare), prenderne una parte e metterlo in un barattolo semi aperto in frigo e con l’altra parte fare l’impasto del pane, e farlo lievitare tutta la notte. La mattina dopo rimpastarlo e dare la forma al pane. Io di solito lo lascio sul calorifero un’oretta e poi lo cuocio». Dopo un po’ di esperimenti conferma che il pane è molto buono. Su Amazon 5 chili costano 9 euro.

(il Post)

Malto diastasico in polvere
Nella redazione del Post il primo lockdown deve aver lasciato più segni del previsto perché questo mese – dopo due anni – la panificazione è ancora argomento di grande interesse. Un’altra persona (diversa da quella del lievito madre) ha comprato online del malto diastasico in polvere «per rendere croccantina la crosta del pane e della pizza». Ha spiegato che il malto diastasico serve per fornire zuccheri agli impasti e quindi favorire gli enzimi della lievitazione del pane: in pratica più malto c’è e meno lievito serve, «quindi viene un pane che gonfia di meno, è più saporito e ha la crosta croccante». Su Amazon la confezione da 250 grammi costa 4,70 euro.

(il Post)

Un kit di allenamento per la sutura
Una redattrice ha ricevuto a casa un pacco con un kit di allenamento per la sutura ordinato dal fidanzato che non ha mai studiato medicina e fa tutt’altro nella vita, ma è molto appassionato di nodi e abbastanza avventuroso da poter avere bisogno – prima o poi nella vita – di saper cucire piccole ferite. «Se non altro sarò più tranquilla quando mi farò male e l’ospedale più vicino sarà a un giorno di viaggio», ha commentato. Se non vi è chiaro di cosa stiamo parlando, dalla foto dovrebbe capirsi meglio. Costa 39 euro.  

(il Post)

Pile ricaricabili
Per tornare ad acquisti più ordinari, un redattore ha fatto scorta di pile ricaricabili che usa «per le valvole dei termosifoni, per alcune lucine LED negli armadi e per varie ed eventuali, perché usare le pile usa e getta nel 2022 non è più accettabile». La confezione da 12 costa 12 euro e 50, mentre per ricaricarle usa questo caricatore di Ikea che ha pagato 5 euro.

(il Post)

Una chiave dinamometrica
È uno strumento che serve per avvitare qualcosa misurando la coppia di serraggio, cioè la “forza” (che non è una forza ma un momento, ma per capirsi) con cui i due elementi sono avvitati: con questa chiave, invece che stringere una vite fino a che “la senti dura”, la stringi fino a che si raggiunge una certa coppia nel serraggio tra i due elementi. «Nel mio caso», ha detto il redattore che l’ha comprata: «la userò per montare e smontare pezzi di bici». Costa 60 euro su Amazon.

(il Post)

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.