Matteo Renzi è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare 70mila euro per danno erariale, per fatti relativi a quando era sindaco di Firenze

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)

Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio e attuale leader di Italia Viva, è stato condannato dalla Corte dei Conti della Toscana a pagare 69.738 euro per danno erariale. La condanna, di primo grado, si riferisce a fatti avvenuti quando Renzi era sindaco di Firenze, tra il 2009 e il 2014: l’accusa nei confronti di Renzi era di aver assegnato incarichi dirigenziali nell’amministrazione del comune a persone che non ne avevano i requisiti.

Gli incarichi al centro delle accuse sono quelli che erano stati conferiti a Marco Agnoletti e Bruno Cavini, nominati nel 2009 rispettivamente responsabile dell’ufficio per la comunicazione esterna del comune e portavoce del sindaco. Secondo la Corte dei Conti l’assegnazione degli incarichi fu illegittima perché Agnoletti e Cavini non erano laureati, come invece prevede la legge per i dirigenti pubblici. Oltre a Renzi sono stati condannati per danno erariale altri due dirigenti comunali di allora, Claudio Martini (che dovrà pagare 34.969 euro) e Sarina Liga (che dovrà pagare 313.821 euro).

Negli anni scorsi Renzi era già stato condannato due volte in primo grado per danno erariale dalla Corte dei Conti della Toscana, per altri fatti relativi al suo operato da sindaco di Firenze. In entrambi i casi era stato assolto in appello.