• Italia
  • Venerdì 25 febbraio 2022

Per Draghi l’invasione dell’Ucraina è «lo stadio iniziale di un profondo cambiamento»

Parlando alla Camera, il presidente del Consiglio ha fatto capire che i rapporti con la Russia cambieranno

Mario Draghi (Remo Casilli pool Photo via AP)
Mario Draghi (Remo Casilli pool Photo via AP)

Venerdì in tarda mattinata il presidente del Consiglio Mario Draghi ha riferito alla Camera dei deputati sull’invasione dell’Ucraina, parlando di sanzioni, della NATO e del futuro dei rapporti tra la Russia e l’Occidente. Tra le altre cose, Draghi ha detto: «Ho la sensazione di essere solo allo stadio iniziale di un profondo cambiamento nelle relazioni internazionali che ci hanno accompagnato nei 70 anni che sono passati, più di 70, dalla fine della Seconda guerra mondiale».

Le parole di Mario Draghi riflettono le analisi fatte da diversi osservatori, in questi giorni e nelle scorse settimane, secondo cui le relazioni di vari governi con la Russia potrebbero risultare irrimediabilmente degradate dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di invadere e bombardare l’Ucraina. Parte della stabilità europea degli ultimi decenni si è fondata su un rapporto conflittuale ma pacifico con la Russia, che dopo l’invasione dell’Ucraina potrebbe risultare compromesso.

Le conseguenze della guerra in corso sono ovviamente tutte da vedere e dipenderanno anche dall’evoluzione della situazione: gli Stati Uniti e i paesi europei, intanto, hanno deciso giovedì sera una serie di sanzioni definite «senza precedenti» contro l’economia russa, anche se hanno escluso, almeno per ora, alcune delle più pesanti.

Nel suo discorso alla Camera, Draghi ha condannato l’invasione russa «con fermezza assoluta» e ha detto che le immagini che arrivano in queste ore dall’Ucraina, di persone rifugiate nella metropolitana per ripararsi dai bombardamenti, «ci riportano ai giorni più bui della storia europea».

Tra le altre cose, Draghi ha annunciato che l’Italia contribuirà al dispiegamento delle forze NATO nell’Europa orientale con «circa 1.400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2.000 militari disponibili». È tornato anche sulla crisi energetica, dicendo che il governo sta lavorando per limitare i contraccolpi della guerra in Ucraina sull’economia, e ha detto che il governo è pronto a intervenire per «calmierare ulteriormente» i prezzi dell’energia.