• Mondo
  • Lunedì 31 gennaio 2022

Christiane Taubira ha vinto la “primaria popolare” della sinistra francese

La votazione non ha ottenuto comunque l'obiettivo per cui era stata organizzata: una candidatura unica alle elezioni presidenziali

Christiane Taubira a Lione, 15 gennaio 2022 (AP Photo/Laurent Cipriani)
Christiane Taubira a Lione, 15 gennaio 2022 (AP Photo/Laurent Cipriani)

L’ex ministra della Giustizia francese Christiane Taubira ha vinto la “primaria popolare”, una consultazione online organizzata in vista delle elezioni presidenziali da un gruppo di cittadini e militanti con l’obiettivo di unire la sinistra in Francia, ma la cui legittimità non è stata riconosciuta dalla maggior parte degli altri candidati e candidate. I risultati sono stati annunciati domenica sera e oggi le analisi sui principali giornali francesi sono molto simili tra loro: a meno di 70 giorni dalle elezioni, la vittoria di Taubira non ha risolto nulla in un’area politica debole e frammentata.

La primaria popolare è una votazione online che si è svolta dal 27 al 30 gennaio. I candidati e le candidate erano sette: Taubira, la sindaca di Parigi del Partito socialista Anne Hidalgo, Jean-Luc Mélenchon, del partito di sinistra radicale France Insoumise, il candidato ambientalista Yannick Jadot, l’attivista ambientalista Anna Agueb-Porterie, che ha 24 anni ed è la più giovane del gruppo, l’eurodeputato Pierre Larrouturou, e l’esperta di salute Charlotte Marchandise.

La votazione prevedeva che le iscritte e gli iscritti non scegliessero un solo candidato, ma che assegnassero un giudizio tra cinque: “molto buono”, “buono”, “abbastanza buono”, “passabile”, “insufficiente”. Dei 466.895 iscritti hanno votato 392.738 persone, numero ben superiore a quello delle primarie della destra e dei verdi che si sono svolte nelle scorse settimane.

Nonostante il successo di iscrizioni e nonostante un recente sondaggio indicasse che l’85 per cento dell’elettorato di sinistra desiderasse un unico nome per le presidenziali, praticamente nessuno dei principali candidati aveva accettato la primaria popolare. L’unica era stata Taubira che aveva promesso che ne avrebbe rispettato l’esito e che sarebbe rimasta candidata solo se l’avesse vinta.

Taubira ha ottenuto il miglior risultato, seguita da Yannick Jadot e Jean-Luc Mélenchon. Pierre Larrouturou è arrivato al quarto posto davanti a Anne Hidalgo, Charlotte Marchandise e Anna Agueb-Porterie.

Domenica sera Taubira ha tenuto un breve discorso invitando gli altri candidati e candidate a unirsi dietro di lei: «Solo la sinistra è in grado di affrontare i tempi e le sfide che ci attendono», ha detto. Ha parlato della necessità di «un’azione congiunta» con i socialisti, gli ecologisti, l’estrema sinistra e i comunisti, famiglie politiche di cui ha nominato i leader per nome: «Chiamerò Anne. Chiamerò Yannick. Chiamerò Fabien. Chiamerò Jean-Luc. Conosco la loro riluttanza, ma conosco anche la loro intelligenza e il loro senso per l’interesse generale. Perché la posta in gioco è il futuro dei nostri figli».

Subito dopo l’annuncio dei risultati, gli altri candidati hanno commentato la primaria di fatto rifiutando l’appello di Taubira.

Durante un’intervista su TF1, a Yannick Jadot è stato chiesto cosa volesse dire all’ex ministra: «Niente: la sua è solo una candidatura che si aggiunge alle altre ed è esattamente l’opposto di ciò che si voleva ottenere con la primaria popolare». Jean-Luc Mélenchon su France 5 ha detto che Taubira «si è messa la scarpa che era stata preparata per lei. Non mi interessa, sono stato automaticamente iscritto a un’elezione a cui non volevo partecipare». Il risultato, dunque, per lui «non cambia nulla». La stessa posizione è stata espressa da Anne Hidalgo, che ha detto, riferendosi a Taubira: «Solo un’altra candidata. Proseguirò con la mia campagna elettorale, come avevo già detto».

La maggior parte dei giornali francesi scrive dunque che la primaria popolare è stata una scommessa fallita. La consultazione non è stata cioè risolutiva: nel migliore dei casi è stata un palcoscenico per Taubira ma, nel peggiore, ha portato a un vicolo cieco. L’iniziativa ha creato ancora più confusione in un’area politica già molto frammentata e affollata.

Chi, dalla votazione, è comunque uscita politicamente indebolita è Anne Hidalgo, esponente di uno dei principali partiti della tradizione politica francese, il Partito socialista, che è arrivata al quinto posto. Dopo questo risultato, Libération si è chiesta se Hidalgo potrà davvero continuare con la sua campagna elettorale, e ha parlato della possibilità di un’altra candidatura tra i socialisti: quella dell’ex presidente François Hollande, che parlerà nei prossimi giorni ma che ha già preso le distanze da Hidalgo e fin dall’inizio non ha mai creduto in una sua possibile vittoria.

Dopo i risultati della primaria andranno comunque tenuti d’occhio i sondaggi generali. Ed è su questo che ora e nonostante tutto punta Taubira: spera che la primaria popolare le dia la spinta per affermarsi come la candidata principale della sua area politica e per superare il favorito: Jean-Luc Mélenchon, che comunque è dato intorno al 9-10 per cento, una percentuale piuttosto bassa. Taubira è per ora al 4-5 per cento.