In Siria le forze curde hanno annunciato di aver ripreso il controllo della prigione di Gweiran, assaltata dall’ISIS

Prigionieri dopo la resa, in un video condiviso su Twitter da Feras Kilani, corrispondente di BBC per i paesi arabi
Prigionieri dopo la resa, in un video condiviso su Twitter da Feras Kilani, corrispondente di BBC per i paesi arabi

Mercoledì, dopo sei giorni di intensi combattimenti, le Forze Democratiche Siriane (SDF), la coalizione anti-ISIS di arabi e curdi, ha annunciato di aver ripreso il pieno controllo della prigione di Gweiran, nel nord-est della Siria. La prigione era stata assaltata dai combattenti dello Stato Islamico (ISIS) con l’obiettivo di liberare alcuni dei prigionieri, affiliati all’ISIS o sospettati di esserlo. La riconquista del carcere è stata comunicata dal portavoce delle SDF, Farhad Shami, e dalle milizie curde, le YPG, che hanno diffuso su Twitter un video dei prigionieri arresi dopo i combattimenti.

Gli assalti alle prigioni sono azioni piuttosto frequenti da parte dei gruppi jihadisti, perché contribuiscono a destabilizzare chi li subisce e spesso portano alla liberazione di altri jihadisti o di potenziali reclute. L’assalto di questi giorni è stato particolarmente grave: la prigione di Gweiran, gestita dalle forze curde, è una delle più grandi della zona. Negli scontri che ne sono seguiti sono intervenuti anche gli Stati Uniti, e sono state uccise più di 130 persone.

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