La compagnia telefonica TIM dovrà rimborsare i clienti che tra il 2017 e il 2018 avevano pagato la bolletta mensile ogni 28 giorni

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
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Mercoledì il Tribunale di Milano ha confermato con una sentenza che la compagnia telefonica TIM dovrà rimborsare i clienti che tra il 2017 e il 2018 avevano pagato la bolletta ogni 28 giorni, invece che ogni 30 giorni, come sarebbe stato corretto per una tariffa mensile. La sentenza conferma un provvedimento del 2018, estendendo però il lasso di tempo sul quale i clienti TIM hanno diritto al rimborso (anziché da giugno 2017 ad aprile 2018, da aprile 2017 ad aprile 2018). Per ottenere il rimborso si dovrà fare specifica richiesta.

La causa contro TIM era stata iniziata dal Movimento Consumatori, un’associazione che si occupa della tutela dei diritti dei consumatori. Nel 2018 il Tribunale aveva stabilito anche che TIM avrebbe dovuto informare i consumatori interessati e accogliere le domande di rimborso entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste (decisione ugualmente confermata dalla sentenza di mercoledì)

A luglio di quest’anno il Tribunale di Milano aveva emesso la stessa sentenza per la compagnia telefonica Wind Tre. La fatturazione a 28 giorni era la pratica con cui le compagnie telefoniche rinnovavano le offerte ogni quattro settimane anziché ogni mese, rendendo quindi più brevi i periodi di fatturazione e di fatto aumentando le spese per gli abbonati ai servizi: permetteva alle compagnie di riscuotere 13 mensilità all’anno invece che 12, nonostante proponessero un’offerta “mensile”, ottenendo ricavi più alti di circa l’8,6 per cento rispetto a quelli che si sarebbero prodotti con la fatturazione mensile.

La pratica era stata adottata anche da altri operatori telefonici. Dopo estese proteste, nel marzo del 2017 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) aveva chiesto alle aziende di tornare alla classica fatturazione mensile. In seguito, nel dicembre del 2017, il Parlamento aveva approvato una legge per obbligare gli operatori telefonici a tornare alla fatturazione mensile a partire dall’aprile del 2018.