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  • Giovedì 7 ottobre 2021

Abdulrazak Gurnah ha vinto il Nobel per la Letteratura

È un romanziere della Tanzania e il primo scrittore africano nero a ricevere il premio dal 1986; i suoi libri in Italia sono fuori catalogo

(PalFest via Flickr)
(PalFest via Flickr)

Il premio Nobel per la Letteratura 2021 è stato assegnato a Abdulrazak Gurnah, un romanziere tanzaniano che vive da anni nel Regno Unito, «per la sua appassionata e risoluta narrazione degli effetti del colonialismo e del destino dei rifugiati tra culture e continenti».

Gurnah è nato nel 1948 a Zanzibar e scappò dal suo paese alla fine degli anni Sessanta a causa del sistema politico repressivo del tempo. «Quando me ne sono andato» ha raccontato in un’intervista «era un posto molto pericoloso. La gente veniva imprigionata. C’era pochissimo spazio di manovra, per le persone, per lavorare, per avere successo, o anche per discutere e parlare apertamente del proprio malcontento». Quel pezzo di storia della Tanzania è stato descritto nel suo romanzo del 2001 intitolato By the Sea. Nel lavoro di Gurnah, gli eventi storici sono comunque sempre filtrati attraverso le esperienze individuali.

Gurnah ha scritto dieci romanzi e numerosi racconti. I suoi primi tre romanzi – Memory of Departure (1987), Pilgrims Way (1988) e Dottie (1990) – raccontano l’esperienza delle persone emigrate nel Regno Unito. Il suo quarto, Paradise (1994), è ambientato nell’Africa orientale durante la Prima guerra mondiale ed era stato selezionato per il Booker Prize, il più prestigioso premio per la narrativa in lingua inglese. Il protagonista è Yusuf, un ragazzo di dodici anni che viene venduto come schiavo dal padre a un ricco mercante arabo per pagare i debiti di famiglia. I suoi ultimi romanzi sono Desertion (2005) e The Last Gift (2011).

Abdulrazak Gurnah (Gareth Cattermole/Getty Images)

Oltre a scrivere, negli anni Gurnah ha insegnato letteratura post coloniale all’università del Kent, ha curato una serie di saggi sulla scrittura africana e ha pubblicato diversi articoli sulla narrativa postcoloniale contemporanea, con un particolare interesse per l’Africa, i Caraibi e l’India.

Nonostante la sua lingua madre sia lo swahili, scrive in lingua inglese, come altre cinque delle persone che hanno vinto il Nobel per la Letteratura dal 2013: una delle cose contestate all’Accademia Svedese negli ultimi anni è il fatto che sembri privilegiare la letteratura in questa lingua. Gurnah però è anche il primo scrittore africano nero a essere premiato dal 1986, quando il Nobel fu assegnato a Wole Soyinka.

In Italia Gurnah non è molto conosciuto e al momento dell’assegnazione del premio sulla versione italiana di Wikipedia non c’era una pagina a lui dedicata. Alcuni dei suoi libri sono stati pubblicati in passato da Garzanti – Paradiso, Il disertore e Sulla riva del mare – ma attualmente sono fuori catalogo.

– Leggi anche: Su chi si scommette per il premio Nobel per la Letteratura