La Corte suprema degli Stati Uniti ha respinto per la terza volta un ricorso contro l’Affordable Care Act, la riforma sanitaria voluta da Barack Obama

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden tiene un discorso a Columbus, in Ohio, in occasione dell'anniversario dell'approvazione dell'Affordable Care Act, il 23 marzo scorso (White House/ ZUMA Wire/ ZUMAPRESS.com via ANSA)
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden tiene un discorso a Columbus, in Ohio, in occasione dell'anniversario dell'approvazione dell'Affordable Care Act, il 23 marzo scorso (White House/ ZUMA Wire/ ZUMAPRESS.com via ANSA)

La Corte suprema degli Stati Uniti ha respinto per la terza volta un ricorso nei confronti dell’Affordable Care Act, ovvero la riforma sanitaria fortemente voluta dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e nota anche con il nome di “Obamacare”. I giudici si sono espressi nei confronti di una causa intentata da un gruppo di governatori e procuratori generali Repubblicani, stabilendo con una maggioranza di 7 a 2 che questi non avevano i requisiti legali per chiedere che la legge venisse dichiarata incostituzionale e fosse abrogata. In particolare, gli stati avevano contestato il fatto che la decisione del 2017 del Congresso di eliminare le penali per chi non avesse stipulato un’assicurazione sanitaria potesse rendere la legge incostituzionale, e dunque far cadere l’intero impianto della riforma sanitaria.