La tennista Naomi Osaka si è ritirata dal Roland Garros

Naomi Osaka, il 21 maggio 2021 (Clive Brunskill/Getty Images)
Naomi Osaka, il 21 maggio 2021 (Clive Brunskill/Getty Images)

La tennista giapponese Naomi Osaka si è ritirata dal Roland Garros di Parigi in seguito alla discussione sul suo rifiuto di partecipare alle conferenze stampa obbligatorie previste dopo le partite. Venerdì Osaka aveva annunciato che non avrebbe parlato con i giornalisti durante il torneo per tutelare la propria salute mentale, e per questo domenica era stata multata di 15mila dollari (poco più di 12mila euro) dagli organizzatori. Annunciando il ritiro dal torneo su Twitter la tennista ha spiegato di aver sofferto di depressione in passato:

Penso che ora la cosa migliore per il torneo, per gli altri tennisti e il mio benessere è che mi ritiri, così che tutti possano di nuovo concentrarsi sul tennis a Parigi. Non ho mai voluto essere una distrazione e ammetto che il mio tempismo non è stato ideale e il mio messaggio avrebbe potuto essere più chiaro. E, questo è ancora più importante, non vorrei mai parlare in modo leggero della salute mentale, o citarla superficialmente. La verità è che ho sofferto di lunghi attacchi di depressione fin dagli US Open del 2018 e per me è stato molto difficile affrontarli.

Osaka si è scusata con i giornalisti e ha detto di essersi scusata anche con gli organizzatori del Roland Garros, dicendo di aver proposto di parlare con loro della questione dopo la fine del torneo.

 

In passato altri famosi tennisti come Andre Agassi, le sorelle Serena e Venus Williams o Novak Djokovic si erano rifiutati di presentarsi alle conferenze stampa dopo essere stati sconfitti, ed erano stati multati. Per molti atleti lo sforzo di prepararsi mentalmente per l’incontro, e allo stesso tempo prepararsi per dare sempre la “risposta giusta” ai giornalisti, è troppo grande e richiede moltissime energie. Prima d’ora però non era mai successo che una o un tennista annunciassero in anticipo che non avrebbero parlato con la stampa durante uno dei tornei del cosiddetto “Grande Slam” (oltre al Roland Garros, Wimbledon, gli Australian Open e gli US Open) per tutelare la propria salute mentale.

Il rifiuto di Osaka aveva spinto gli organizzatori dei tornei del Grande Slam a diffondere un comunicato congiunto in cui dicevano che le violazioni degli obblighi nei confronti della stampa avrebbero potuto portare a «multe più sostanziose e alla sospensione» della tennista dai futuri tornei.