È stato arrestato in Francia uno dei cugini della ragazza pakistana scomparsa vicino a Reggio Emilia

 (Fermo immagine di un servizio della Gazzetta di Reggio, YouTube)
(Fermo immagine di un servizio della Gazzetta di Reggio, YouTube)

È stato arrestato a Nimes, in Francia, Ikram Ijaz, uno dei cugini di Saman Abbas, la ragazza pakistana di Reggio Emilia di cui non si hanno notizie da più di 20 giorni. Ijaz era stato fermato dalla polizia francese il 21 maggio, mentre si trovava su un autobus di linea partito da Parigi e diretto a Barcellona, probabilmente per raggiungere alcuni parenti in Spagna: era stato trattenuto in un centro di identificazione perché non in possesso di regolari documenti.

Il 30 maggio Ijaz è stato arrestato mentre si trovava ancora nel centro di identificazione, dopo che era stato spiccato un mandato di arresto europeo nei suoi confronti. Insieme ad altri parenti della ragazza, è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Lunedì verranno avviate le procedure per l’estradizione in Italia.

Lo scorso dicembre Abbas aveva denunciato il tentativo dei suoi genitori di organizzare un matrimonio combinato. Da allora era stata ospite di una struttura gestita dai servizi sociali nel bolognese. L’11 aprile aveva deciso di lasciare la comunità educativa per tornare a casa dei genitori, forse per chiedere di riavere i suoi documenti. Il 5 maggio, quando i carabinieri erano andati a casa di Abbas per concordare una nuova sistemazione con i servizi sociali, non avevano però trovato nessuno: negli stessi giorni i genitori erano tornati di fretta in Pakistan, sostenendo che dovessero prendersi cura di una parente malata e che la figlia non fosse con loro.

Secondo la Procura di Reggio Emilia, la ragazza sarebbe stata uccisa e sepolta nei campi dell’azienda agricola dietro casa, dove suo padre lavorava da anni, a Novellara, una ventina di chilometri a nord di Reggio Emilia. Tra gli indagati ci sono i genitori, lo zio, due cugini (tra cui Ijaz) e il fratello minore della ragazza.

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