La Corte d’Assise di Milano ha dichiarato estinta per prescrizione la pena per Luigi Bergamin

Luigi Bergamin, a sinistra, insieme a Cesare Battisti (Red/Ansa)
Luigi Bergamin, a sinistra, insieme a Cesare Battisti (Red/Ansa)

La Corte d’Assise di Milano ha dichiarato estinta per prescrizione la pena per Luigi Bergamin. Bergamin è una delle nove persone arrestate in Francia a fine aprile dopo che l’Italia ne aveva richiesto l’estradizione, e che avevano ricevuto condanne da tribunali italiani per reati di violenza politica compiuti tra gli anni Settanta e Ottanta. Bergamin si era costituito a Parigi il giorno dopo i primi arresti delle autorità francesi.

Bergamin, che ha 72 anni ed è un ex membro dei Proletari armati per il comunismo, era stato condannato in Italia a 16 anni e 11 mesi e viveva in Francia da tempo, in libertà grazie alla cosiddetta “dottrina Mitterrand”. Era stato condannato per vari reati, tra cui gli omicidi del maresciallo Antonio Santoro e dell’agente della Digos di Milano, Andrea Campagna, il primo avvenuto a Udine nel 1978 e il secondo a Milano nel 1979.

La sentenza di condanna per Bergamin in Italia era divenuta irrevocabile l’8 aprile 1991, più di 30 anni fa. Diverse agenzie e giornali italiani, tra cui l’Agi e il Corriere della Sera, hanno riferito la motivazione con cui la Corte d’Assise ha deciso la prescrizione: cioè il fatto che per la legge italiana «debba ritenersi venuto meno l’interesse dello Stato» all’esecuzione della pena, una volta decorsi 30 anni dall’irrevocabilità di una sentenza che infligge una pena temporanea.