La ministra della Difesa e il procuratore generale australiani sono stati licenziati per il loro coinvolgimento nei recenti scandali di abusi sessuali

Il primo ministro australiano, Scott Morrison (Sam Mooy, Getty Images)
Il primo ministro australiano, Scott Morrison (Sam Mooy, Getty Images)

La ministra della Difesa australiana Linda Reynolds e il procuratore generale dell’Australia Christian Porter sono stati licenziati per il loro coinvolgimento negli scandali di abusi sessuali che da circa un mese e mezzo stanno agitando la politica del paese. Lo ha annunciato lunedì il primo ministro australiano Scott Morrison, del Partito Liberale, che ha anche nominato i loro sostituti.

A metà febbraio una ex collaboratrice del Partito Liberale, Brittany Higgins, aveva detto che nel 2019 era stata stuprata da un altro collaboratore del partito nell’ufficio di Reynolds, all’interno dell’edificio del Parlamento. Una decina di giorni dopo, Porter era stato accusato di aver violentato una donna nel 1988, quando lui aveva 17 anni e lei 16. Da inizio marzo Porter era in congedo di malattia per il «processo mediatico» a cui diceva di sentirsi sottoposto, così come lo era anche Reynolds, che nel frattempo aveva patteggiato una causa per diffamazione intentatale da Higgins: la ministra aveva definito la donna una «stupida bugiarda» per il modo in cui aveva detto di non aver ricevuto un sostegno adeguato da parte del governo dopo le sue prime segnalazioni.

Secondo Morrison, «queste scelte cambieranno quello che c’è da cambiare» e allo stesso tempo «manterranno la continuità e la stabilità di cui ha bisogno l’Australia».

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