La lira turca ha perso il 14 per cento del suo valore, dopo il licenziamento del capo della banca centrale

Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan (Turkish Presidency via AP, Pool)
Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan (Turkish Presidency via AP, Pool)

La lira turca ha perso il 14 per cento del suo valore dopo che sabato il presidente Recep Tayyip Erdoğan aveva licenziato il capo della banca centrale turca, Naci Ağbal. Secondo i tassi di cambio aggiornati a lunedì mattina, un dollaro americano vale intorno a 8,4 lire turche: venerdì ne valeva 7,22.

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Ağbal, rispettato ex ministro delle Finanze della Turchia, era stato nominato a capo della banca centrale turca a novembre, e da allora secondo analisti ed esperti aveva fatto un buon lavoro. La sua politica monetaria, definita dal Financial Times «più ortodossa», aveva puntato ad alzare i tassi di interesse, cioè i tassi con cui la banca centrale presta denaro alle altre banche: l’obiettivo era far aumentare il valore della lira turca, che nei mesi precedenti aveva subito grossi cali, e contemporaneamente abbassare l’inflazione, cioè l’aumento nel tempo dei prezzi di beni e servizi.

In questi primi mesi, la mossa di Ağbal aveva funzionato. Erdoğan però ha sostenuto che l’aumento dei tassi di interesse favorisca l’inflazione, piuttosto che ridurla, e così ha deciso di sostituire Ağbal con Sahap Kavcioglu, un professore poco conosciuto che fa parte del partito di Erdoğan e che ha idee più simili alle sue.

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